Canada

Meno studenti internazionali: università e college in difficoltà

TORONTO – I continui tagli al numero di visti per studenti internazionali, prima con il governo di Justin Trudeau e, adesso, con quello di Mark Carney, metteranno in ginocchio college e università.

“La decisione del governo federale di procedere unilateralmente con un’altra modifica che avrà un impatto sugli studenti internazionali continua a costringere gli istituti post-secondari in Ontario, e in tutto il Paese, a prendere decisioni difficili in merito al loro successo ed alla loro sostenibilità a lungo termine”, ha dichiarato Spenser Maki, consulente per la comunicazione del Ministro dell’Immigrazione dell’Ontario David Piccini, in una dichiarazione via e-mail alla Canadian Press.

Gli istituti post-secondari in tutto il Canada hanno già dovuto tagliare i loro budget a causa del calo delle entrate derivanti dalle tasse universitarie degli studenti internazionali, che tendono a essere da quattro a cinque volte superiori a quelle pagate dagli studenti nazionali. Maureen Adamson, presidente di Colleges Ontario, ha affermato di prevedere che questi tagli continueranno. “Il forte calo dei permessi di studio internazionali federali taglierà fino a 2,5 miliardi di dollari dalle università dell’Ontario, che hanno già perso 8.000 posti di lavoro e 600 programmi. Allo stesso tempo, l’Ontario ha bisogno di 33.000 operatori sanitari e 154.000 artigiani nel prossimo decennio”, ha scritto Adamson in una e-mail alla Canadian Press.

L’ultimo aggiornamento del piano governativo sui livelli di immigrazione dimezza sostanzialmente il numero previsto di nuovi visti per studenti, portandolo a 155.000 per il prossimo anno, rispetto agli oltre 305.000 previsti dal piano dell’anno scorso. L’obiettivo del governo federale è quello di ridurre il numero di residenti temporanei al 5% della popolazione canadese entro la fine del 2027, dopo aver raggiunto il picco di circa il 7,5% alla fine del 2024.

Un portavoce dell’IRCC (cioè il dipartimento dell’Immigrazione del Canada) ha affermato – riporta ancora la Canadina Press – che il limite massimo per i visti per studenti non si applica a studenti di master e dottorato. Questa esenzione dal limite massimo mira a riconoscere “il loro contributo unico alla crescita economica ed all’innovazione del Canada”, ha affermato il portavoce.

Larissa Bezo, presidente dell’Ufficio Canadese per l’Istruzione Internazionale, spiega che la strategia di Ottawa sembra mirare ad attrarre più “studenti di qualità” in grado di colmare importanti lacune economiche. La strategia internazionale per l’attrazione dei talenti include un piano per accelerare l’elaborazione delle domande di immigrazione per i dottorandi e le loro famiglie, con l’obiettivo di espletare le loro pratiche entro 14 giorni. Bezo ha affermato che facilitare l’arrivo delle famiglie di dottorandi e ricercatori contribuirà a rendere il Canada una destinazione più attraente per i talenti ad alta mobilità. “Penso che noi del settore siamo pienamente consapevoli che questi siano fattori fondamentali per guidare il programma di innovazione e crescita del Canada, in un momento in cui abbiamo davvero bisogno di impegnarci in tal senso e di impegnarci ulteriormente per garantire la nostra sovranità e la nostra prosperità futura”, ha affermato, aggiungendo che, sebbene il piano di attrazione dei talenti sia ben accetto, il governo federale dovrebbe anche fare di più per attrarre personale specializzato.

Intanto, college e università faticano a tirare avanti, visto che le entrate sono drasticamente diminuite a causa dei tagli ai visti degli studenti internazionali” normali”, decisi dai governi Trudeau e Carney. E sembrano inevitabili, ormai, tagli ai programmi e, di conseguenza, al personale (canadese) di tali istituti.

Foto di Philippe Bout da Unsplash

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