TORONTO – Cresce lievemente l’inflazione in Canada, ma per la prima volta in otto anni i prezzi dei generi alimentari registrano una flessione. È questa l’istantanea scattata dal rapporto mensile di Statistics Canada che prende in esame l’andamento dei prezzi dei beni contenuti nel paniere che ci indica le fluttuazioni del costo della vita nel nostro Paese. A gennaio – rivela StatCan – l’inflazione è aumentata dello 0,1 per cento, passando dall’1,8 per cento di dicembre all’1,9 per cento del mese scorso. Una piccola crescita, che rientra nelle previsioni fatte dagli economisti e in linea con i paletti fissati da Bank of Canada nella sua strategia di politica monetaria: restare sotto o attorno al 2 per cento.
Ci sono, tuttavia, dei grossi dubbi sulla veridicità dei numeri sciorinati dall’agenzia nazionale di statistica. I dati di gennaio, infatti, vengono filtrati con un fattore significativo che ha un impatto sul costo della vita ma che è del tutto estemporaneo. Si tratta dello stop al pagamento della GST – la tassa federale – su una lunghissima lista di beni e servizi attivata dal governo dal 15 dicembre al 15 febbraio. Questo – spiegano gli esperti – ha in qualche modo contribuito a calmierare i costi, aumentando il potere d’acquisto delle famiglie canadese. Ma si tratta, appunto, di un tax break di due mesi che non produrrà più alcun effetto in futuro.
Nel rapporto di ieri di Statistics Canada viene calcolata questa incidenza e i dati non sono affatto lusinghieri: togliendo gli effetti della pausa del pagamento della GST, infatti, l’inflazione a gennaio sarebbe schizzata al 2,7 per cento, rispetto al valore di dicembre del 2,3 per cento. Si tratta di dati che vanno ben al di là degli obiettivi di Bank of Canada, numeri che potrebbero rappresentare un segnale preoccupante di un possibile futuro aumento del costo della vita. Per ora gli operatori di mercato predicano prudenza e affermano che per avere un quadro meglio definito della situazione bisognerà aspettare i dati conclusivi di febbraio. Certo è che la Banca Centrale Canadese, di fronte a un possibile repentina ripresa dell’ondata inflazionistica, potrebbe intervenire nella sua politica monetaria dei abbassamento dei tassi d’interesse, con ripercussioni sui mutui e su tutte le forme di prestito creditizio.
I dettagli del rapporto. I prezzi dei generi alimentari sono diminuiti dello 0,6 per cento su base annua a gennaio, il primo calo annuale da maggio 2017, trainato da un calo record dei prezzi dei prodotti alimentari acquistati dai ristoranti (-5,1 per cento).
Su base mensile, l’indice dell’inflazione (ICP) è aumentato dello 0,1 per cento a gennaio rispetto al calo dello 0,4 per cento di dicembre. Su base mensile destagionalizzata, l’IPC è aumentato dello 0,1% a gennaio.
Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, i prezzi dell’energia sono aumentati del 5,3 per cento a gennaio dopo un aumento dell’1,0 per cento a dicembre, trainati dall’aumento dei prezzi della benzina e del gas naturale.
I prezzi alla pompa sono aumentati dell’8,6 per cento su base annua a gennaio, rispetto all’aumento del 3,5 per cento di dicembre. A gennaio, i prezzi sono cresciuti maggiormente in Manitoba (+25,9 per cento) a causa della reintroduzione della tassa provinciale sul gas a un’aliquota inferiore dopo la sua sospensione temporanea da gennaio a dicembre 2024.
Su base annua, i prezzi del gas naturale hanno fatto un balzo del 4,8 per cento a gennaio 2025, dopo un calo del 5,5 per cento a dicembre. Mese su mese, i prezzi del gas naturale sono cresciuti del 6,0 per cento a gennaio, con il maggiore aumento provinciale proveniente dalla British Columbia (+12,8 per cento).
L’indice degli acquisti di autovetture ha segnato un più 0,4 per cento a gennaio, il primo aumento dei prezzi su base annua in otto mesi.
I prezzi delle nuove autovetture sono aumentati del 2,3 per cento su base annua a gennaio, rispetto all’aumento dello 0,9 per cento di dicembre. Su base annua, i prezzi dei veicoli usati hanno continuato a diminuire a gennaio (-3,4 per cento), ma a un ritmo più lento rispetto a dicembre (-4,1 per cento). Questo è il 13° mese consecutivo in cui i prezzi dei veicoli usati sono diminuiti anno dopo anno.
I prezzi dei prodotti alimentari acquistati dai ristoranti sono diminuiti del 5,1 per cento su base annua a gennaio, più del triplo del precedente calo record dell’1,6 per cento di dicembre 2024.
I canadesi hanno pagato meno per le bevande alcoliche acquistate nei negozi (-3,6 per cento) a gennaio 2025 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, dopo un calo dell’1,3 per cento a dicembre.
I prezzi di giocattoli, giochi (esclusi i videogiochi) e forniture per hobby sono diminuiti del 6,8 per cento su base annua a gennaio, dopo essere diminuiti del 7,2 per cento a dicembre.
Su base annua, i prezzi sono aumentati a un ritmo più rapido in sei province, sono rimasti invariati in due province e sono diminuiti in due province a gennaio rispetto a dicembre.
La crescita più rapida dei prezzi in Manitoba e Saskatchewan a gennaio è stata trainata dai prezzi dell’energia. Escludendo l’energia, l’IPC in ciascuna di queste due province è aumentato dell’1,8% su base annua.