Canada

L’ex primo ministro Harper lancia Poilievre. Blanchet: “Buon per noi”

TORONTO – Alla conquista del West. I tre leader dei principali partiti (per ora, visto che l’NDP rischia di essere superato dal Bloc Quebecois a livello federale) ieri si sono concentrati sull’Ovest del Paese.

Il leader conservatore Pierre Poilievre ha tenuto una conferenza stampa a Edmonton, Alberta, promettendo – in caso di vittoria – la “repressione delle scappatoie fiscali offshore” e la creazione di un sito web in cui il governo federale potrebbe “denunciare e svergognare” gli evasori fiscali. Ma la vera notizia della giornata elettorale di Poilievre è stata la partecipazione di Stephen Harper, primo ministro canadese dal 2006 al 2015, al suo “rally” di Edmonton, martedì sera. Harper ha dichiarato, davanti ad una nutrita folla di sostenitori dei Conservatori, che l’esperienza di Poilievre, incluso il periodo da ministro del suo governo, dovrebbe superare il curriculum del leader liberale e primo ministro Mark Carney, che pure ha ricoperto una carica importante, quella di governatore della Banca del Canada, proprio durante il mandato di Harper. “Sono l’unica persona che può dire che entrambi gli uomini che si sono candidati a primo ministro una volta hanno lavorato per me”, ha detto Harper alla folla. “E a questo proposito, la mia scelta senza esitazione, senza equivoci, senza ombra di dubbio, è Pierre Poilievre”.

A proposito di Mark Carney, il leader liberale ieri era in British Columbia, dove ha parlato della necessità di “costruire molte più case in Canada. Dobbiamo costruire più velocemente, in modo più intelligente, con nuove tecnologie, più materiali e legname canadesi e più incentivi che riducano i costi per i costruttori” ha detto Carney che dopo le tappe a Delta e Richmond in B.C. si è spostato a Calgary in Alberta.

Anche il leader dell’NDP Jagmeet Singh ieri era ancora in British Columbia, nella Lower Mainland: la sua promessa del giorno è stata quella di chiudere le “scappatoie” presenti nelle regole per vietare gli acquirenti di case stranieri, per esempio vietando alle società “numerate” ed ai proxy aziendali di acquistare case (il divieto non si applicherebbe alle proprietà ricreative come cottage e baite). Inoltre, ha detto Singh, un governo dell’NDP tasserebbe come reddito i profitti derivanti dalla vendita di una casa venduta entro cinque anni dall’acquisto della casa da parte del venditore, a meno che non sia la residenza principale di qualcuno. Per il leader dell’NDP erano poi in programma incontri con i dipendenti in sciopero di LifeLabs e con il Grand Chief Stewart Philip dell’Unione dei Capi Indiani della British Columbia.

Ribalta anche per i Verdi, ieri: la co-leader Elizabeth May ha svelato – a Guelph, in Ontario – la piattaforma sanitaria del partito, che include un’assistenza farmaceutica universale per coprire tutti i farmaci da prescrizione e l’ampliamento del piano di assistenza odontoiatrica.

Infine, tornando all’endorsement di Harper per Poilievre, da registrare il commento, lapidario, di Yves-Francois Blanchet, leader del Bloc Quebecois: “Ottimo, ci porterà voti in Quebec…” dove, probabilmente, Harper non è stato tanto amato. E nemmeno Carney, a causa delle sue difficoltà con la langue française polemicamente evidenziate dallo stesso Blanchet. La conquista dell’Est sembra una “missione impossibile” per chiunque non sia Quebecois. Meglio, per tutti gli altri, continuare a puntare all’Ovest…

In alto, da sinistra: il leader conservatore Pierre Poilievre e l’ex primo ministro Stephen Harper (foto: Twitter X @PierrePoilievre)

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