Canada

L’Alberta e la secessione, Danielle Smith apre al referendum: “Se ci saranno le firme si farà nel 2026”

EDMONTON – La premier dell’Alberta, Danielle Smith, tende di nuovo la mano ai separatisti. Dopo avere annunciato una proposta di legge per abbassare il numero delle firme necessarie per chiedere l’indizione di una consultazione popolare, lunedì la governatrice della provincia “ribelle” ha dichiarato, in un video pubblicato sui social network, che indirà un referendum sulla separazione dell’Alberta dal Canada il prossimo anno se i cittadini raccoglieranno le firme necessarie.

Una dichiarazione esplosiva, a pochi giorni dalla manifestazione separatista di alcune centinaia di persone davanti al Parlamento dell’Alberta.

Nel suo dicorso online, la Smith ha dato in realtà un colpo al cerchio ed uno alla botte: ha affermato di volere un’Alberta sovrana all’interno di un Canada unito, ma ha anche sottolineato che un numero crescente di cittadini dell’Alberta è insoddisfatto della “Confederazione” e sta organizzando petizioni per chiedere l’uscita della provincia da essa.

“La stragrande maggioranza di queste persone non sono voci marginali, da emarginare o denigrare. Sono cittadini dell’Alberta, leali”, ha affermato.”Sono frustrati e hanno tutte le ragioni per esserlo”. Ragioni che la stessa Smith ha elencato, partendo dalle politiche federali liberali ostili che, a suo dire, non solo hanno sottratto una quota ingiusta della ricchezza dell’Alberta, ma hanno anche minato l’industria petrolifera e del gas, motore della sua economia. Secondo la Smith, nell’ultimo decennio il governo liberale ha trasformato il Canada in uno zimbello internazionale. “Abbiamo le risorse naturali più abbondanti ed accessibili di qualsiasi altro Paese sulla Terra, eppure le abbiamo isolate, vendiamo ciò che produciamo ad un singolo cliente a Sud di noi, mentre permettiamo a dittature inquinanti di mangiarci il pranzo”, ha affermato, ribadendo più volte “…vogliamo essere liberi, vogliamo la libertà di fare le scelte più giuste per la nostra popolazione”.

E poi ha aggiunto: “Il fatto è che lo stesso governo liberale, con quasi tutti gli stessi ministri responsabili dell’inflazione, del mercato immobiliare, della criminalità e della crisi di bilancio del nostro Paese, e che ha supervisionato l’attacco alla nostra economia provinciale negli ultimi dieci anni, è tornato al potere”, ha affermato, facendo riferimento al “passaggio di consegne” fra Justin Trudeau e Mark Carney.

Quindi, ha annunciato che nominerà una squadra negoziale per cercare di porre fine alle politiche federali che da tempo irritano la provincia, in particolare sui progetti infrastrutturali – come gli oleodotti – e che lei stessa presiederà un “Panel Alberta Next”, che ospiterà una serie di assemblee pubbliche per ascoltare idee e lamentele degli abitanti dell’Alberta. “È probabile che sottoporremo alcune delle idee più popolari discusse con il ‘Panel’ ad un referendum provinciale, in modo che tutti gli abitanti dell’Alberta possano votarle nel corso del 2026”, ha affermato. Voto che, dicevamo, potrebbe riguardare anche la secessione dell’Alberta: il disegno di legge per la riduzione dei requisiti per richiedere un referendum provinciale, infatti, modificherebbe le regole del referendum popolare, richiedendo una petizione firmata dal 10% degli aventi diritto alle precedenti elezioni generali, rispetto al 20% del totale degli elettori registrati. I richiedenti avrebbero inoltre 120 giorni di tempo, anziché 90, per raccogliere le 177.000 firme richieste.

E le associazioni separatiste si sono già messe in moto: gli “Albertans” che hanno firmato la petizione proposta da Alberta Prosperity Project a sostegno di un eventuale referendum per la sovranità della provincia hanno già superato quota 145mila…

Ieri, intanto, il premier dell’Ontario, Doug Ford, ha criticato – senza citarla – la collega Smith: “Questo è il momento di unire il Paese, non di dire ‘Oh, me ne vado’. Uniti resistiamo, divisi cadiamo, e dobbiamo essere un Canada unito, uniti per combattere i dazi del presidente Trump”.

In alto: la premier dell’Alberta, Danielle Smith, in uno screenshot tratto dal video pubblicato lunedì sui suoi social network (Twitter X – @ABDanielleSmith) che potete rivedere qui sotto

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