La lotta alla pandemia

Stop ad AstraZeneca, esperti ancora divisi
In aumento forniture di Pfizer e Moderna

TORONTO – L’Ontario accelera sul fronte vaccinazioni. In provincia il governo sta procedendo a tappe spedite nella sua duplice strategia per frenare il contagio di Covid-19: da un lato il progressivo abbassamento dell’età minima per poter prenotare la vaccinazione e dall’altro l’invio di almeno il 50 per cento delle dosi nei 114 hotspot provinciali, quelle zone cioè dove il contagio corre più velocemente. Ieri l’esecutivo ha confermato che in provincia il 50 per cento dei maggiorenni ha ricevuto almeno una dose di vaccino anti Covid-19.

A partire da oggi in tutta la provincia tutti i residenti di almeno 40 anni potranno prenotare la vaccinazione e questo, secondo la cabina di regia scientifica del governo, dovrebbe imprimere una decisiva accelerata nella campagna di immunizzazione provinciale. L’esecutivo ha quindi annunciato che nei prossimi giorni aumenteranno le forniture di vaccino.

La prossima settimana in Ontario arriveranno 787,410 dosi del vaccino Pfizer, mentre il 24 maggio saranno consegnate alle autorità sanitarie provinciali altri 788,580 dosi.

In aumento anche le consegne del vaccino Moderna: previsto per la prossima settimana l’arrivo di circa 400mila dosi di vaccino. Le autorità hanno ribadito che grazie agli accordi con le ditte produttrici nel mese di giugno e a luglio le forniture di dosi rimarranno costanti e questo dovrebbe permettere due cose: meno tempo tra la somministrazione della prima e della seconda dose e la vaccinazione dei ragazzi dai 12 anni in su, come confermato ieri dalle ministre Christine Elliott e Sylvia Jones.

Nel frattempo gli esperti sono divisi sulla decisione del Chief Medical Officer David Williams di sospendere temporaneamente la somministrazione del vaccino AstraZeneca. Da un lato alcuni virologi hanno sottolineato come la scelta sia stata dettata dalla prudenza e dal fatto che le scorte di AstraZeneca siano ormai finite, con le consegne future in ritardo rispetto a quelle previste in precedenza. Dall’altro però c’è anche chi ribadisce come i casi di trombosi registrati in Canada e nel resto del mondo siano stati pochissimi.

La stessa ministra federale Anita Anand ha ribadito che il vaccino è sicuro. “Non dimentichiamoci – ha aggiunto l’esponente del governo liberale – che il primo ministro Justin Trudeau e i leader dell’opposizione Erin O’Toole e Jagmeet Singh hanno ricevuto proprio il vaccino AstraZeneca”.

Secondo i dati ufficiali del ministero della Sanità, nel nostro Paese si sono registrati 12 casi gravi di trombosi – 3 dei quali fatali – su circa 2 milioni di dosi di AstraZeneca somministrate alla popolazione.

In Italia invece sono stati 34 i casi di trombosi segnalati dopo la somministrazione di dosi del vaccino AstraZeneca.

In 22 casi, stando a quanto ha comunicato l’Aifa, i soggetti coinvolti sono state donne di età media di 48 anni. Gli altri 12 casi sono relativi a uomini di età media di circa 52 anni. In Italia il farmaco è stato raccomandato per soggetti di età superiore ai 60 anni.

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