Il Commento

Italia, fondi per confermare l’identità nazionale all’estero

TORONTO – Chiunque abbia bisogno di comprendere l’importanza della lingua per la conservazione e la promozione dell’identità e della cultura non deve guardare oltre l’esperienza canadese. Andando più a fondo, potrebbe diventare più consapevole del ruolo chiave che la lingua ha svolto, e continua a svolgere, nelle questioni relative all'”identità nazionale”.

È significativo ricordare che, nella segretezza delle domande poste e delle risposte fornite durante l’ultimo censimento del 2021, circa 1,5 milioni di intervistati (due terzi dei quali in Ontario) si sono identificati come italiani. Circa il 20% ha dichiarato di parlare o leggere quella lingua a casa o nelle proprie relazioni commerciali. Si tratta di numeri notevoli, sia in termini assoluti che percentuali, soprattutto considerando che nell’ultimo quarto di secolo non si è verificata un’immigrazione significativa dall’Italia in Canada, tale da mantenere la popolazione italo-canadese vivace ed aggiornata in termini culturali e linguistici.

Invece di scatenare un torrente di critiche facilmente giustificabile contro istituzioni e personalità apparentemente indifferenti, o negligenti, di fronte a questa sfida culturale, due membri del consiglio scolastico dello York Catholic District School Board (YCDSB) – Maria Iafrate e Angela Saggese – hanno deciso di cercare guida e aiuto.

L’hanno trovato sin dall’inizio presso il Consolato Generale d’Italia a Toronto, dove il Console Generale Luca Zelioli e la Direttrice del Settore Istruzione al Consolato Italiano di Toronto, Laura Innocenti, hanno fornito tre contributi essenziali, condizione sine qua non per qualsiasi seria considerazione di un aiuto da parte del Ministero degli Affari Esteri. Primo, assistenza nella compilazione professionale dei moduli di domanda, coprendo anche i minimi dettagli per soddisfare le richieste di finanziamento. Secondo, presentazione ad associazioni locali del settore privato di professionisti e/o aziende che potessero dimostrare impegno, in termini economici, per gli obiettivi linguistici e culturali degli italocanadesi. Terzo, assicurarsi di registrare un ente no-profit che si occupi della compilazione della domanda e di negoziare a livello locale con un’autorità educativa per ottenere supporto nell’erogazione del programma.

Centinaia di richieste di finanziamento da parte degli Affari Esteri italiani giungono dalle comunità italiane di tutto il mondo. Secondo Christian Di Sanzo, membro del Parlamento italiano eletto per il Nord America, senza il meritato sostegno del Console Generale nessuna richiesta verrà accolta con favore in Italia. Luca Zelioli e Laura Innocenti sono stati in grado di fornire garanzie sulla buona fede dello YCDSB ItaliaLinguaCultura di Iafrate/Saggese.

La sua richiesta per il 2025-26 è stata l’unica ad essere approvata, giusto in tempo per celebrare il Mese del Patrimonio Italiano in Ontario (e in Canada). Dovranno replicare l’iniziativa l’anno prossimo. Si spera che l’esito sia più facile da ottenere: non mancano aziende e professionisti “di successo” in grado di effettuare donazioni deducibili dalle tasse, grandi o piccole, per confermare la fiducia del Consolato e mantenere a galla l’iniziativa. Qualcuno ha già dato l’esempio: la CIBPA e la Heritage Calabria.

Traduzione in Italiano – dall’originale in Inglese – a cura di Marzio Pelù

Nella foto in alto, il Console Generale Luca Zelioli; qui sotto, da sinistra: lo chef Luciano Schipano (Heritage Calabria), Robert Sacco (CEO della CIBPA), Laura Innocenti (Direttrice del Settore Istruzione al Consolato Italiano di Toronto) e le fiduciarie Maria Iafrate e Angela Saggese dello York Catholic District School Board

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