Investimenti e tagli con l’ombra del deficit
TORONTO – Investire nelle infrastrutture, tagliare le spese nel settore pubblico e fare ricorso al deficit record. È lungo queste tre coordinate che il governo guidato dal primo ministro Mark Carney ha trovato la quadra – almeno nelle sue intenzioni – per cercare di disinnescare l’onda d’urto della guerra commerciale e gettare le basi per un rilancio dell’economia del nostro Paese.
Un progetto ambizioso, quello contenuto nel Budget 2025 presentato martedì alla House of Commons, perché getta le basi per una ripresa a medio lungo termine i cui effetti non saranno tangibili se non tra qualche anno e perché il pesante deficit di bilancio graverà sui conti pubblici ancora per molto tempo.
Stando alle previsioni contenute nella prima finanziari di Francois-Philippe Champagne, quest’anno fiscale sichiuderà con un rosso dei conti pari a 78,3 miliardi di dollari, mentre il piano di rientro – secondo la road map fiscale dell’esecutivo – procederà davvero a rilento, con il deficit che scenderà a 65,4 miliardi tra un anno e a 56,6 miliardi in tre anni. Il pareggio di bilancio è quindi lontanissimo e viene rimandato sine die a quando questa fase economica fatta di dazi, contro-dazi ritorsivi e tensioni con Washington sarà ormai alle spalle.
Nella Manovra liberale, inoltre, sono previste nuove spese complessive di 141 miliardi di dollari, la maggior parte delle quali si tradurranno in nuovi progetti infrastrutturali, ben115 miliardi di dollari. E in questo – come hanno ribadito sia Carney che Champagne – avrà delle ripercussioni positive sul fronte occupazionale, e fungeranno da stimolo dell’economia rafforzando la crescita e portando stabilità, almeno nelle intenzioni del governo.
A corredo ci sarà poi un pesantissimo taglio all’amministrazione pubblica, un intervento con la scure sugli statali che supera anche quelli apportati dal governo conservatore durante i nove anni di amministrazione Harper. Nei prossimi cinque anni, infatti, il governo taglierà le spese per la pubblica amministrazione del 10 per cento, intervenendo sulla forza lavoro: la pubblica amministrazione federale perderà così 40mila posizioni.
Le reazioni al Budget sono state in chiaroscuro. Critiche velate sono arrivate ieri mattina dal ministro delle Finanze dell’Ontario Peter Bethlenfalvy, che ha definito la legge di bilancio poco ambiziosa e che non affronta i problemi nel settore auto e nello sviluppo della regione del Rings of Fire.

