Inflazione in discesa: per gli esperti è all’1,6%
TORONTO – È prevista per oggi la pubblicazione, da parte di Statistics Canada, dei dati dell’indice dei prezzi al consumo per aprile: l’inflazione. La nuova percentuale arriva due settimane prima della prossima decisione della Bank of Canada sui tassi di interesse, prevista per il 4 giugno.
La previsione – fatta venerdì scorso dagli economisti di LSEG Data & Analytics – è che l’inflazione di aprile si ridurrà all’1,6%. Stessa aspettativa da parte dell’RBC: l’inflazione annuale scenderà all’1,6% ad aprile dal 2,3% di marzo. Dunque, una riduzione di 0,7 punti percentuali come del resto prevedevano i calcoli dell’ultimo rapporto sulla politica monetaria della Bank of Canada, secondo il quale tale riduzione si deve all’eliminazione della carbon tax che pesava per circa 18 centesimi al litro di benzina.
Dopo il taglio voluto dal nuovo primo ministro Mark Carney, gli automobilisti canadesi hanno effettivamente pagato il carburante di meno. La banca centrale canadese prevede che la fine del prezzo del carbonio ridurrà i dati complessivi sull’inflazione di circa la stessa quantità ogni mese per il prossimo anno, dopodiché l’eliminazione dell’imposta non sarà più considerata nel confronto annuale.
Come riferisce The Canadian Press, gli economisti di RBC Nathan Janzen e Abbey Xu hanno dichiarato, venerdì, in una nota ai clienti che i dati sull’inflazione canadese continuano ad essere “distorti” dalle modifiche fiscali, con l’eliminazione della carbon tax che segue la fine, a metà febbraio, dell’agevolazione fiscale federale di due mesi su una varietà di beni.
Tu Nguyen, economista di RSM Canada, ha a sua volta affermato che l’inflazione di aprile si avvicinerà “abbastanza” all’obiettivo del 2% della Banca del Canada, poiché il rallentamento dell’inflazione degli alloggi legato alla riduzione degli affitti riduce ulteriormente il dato principale. Tuttavia, ha aggiunto la stessa economista, le speranze che costi di trasporto più bassi si trasmettano attraverso le catene di approvvigionamento potrebbero venir meno poiché aprile ha segnato il primo mese completo della controversia tariffaria tra Canada e Stati Uniti. Gli Usa, com’è noto, hanno imposto dazi sull’acciaio e l’alluminio canadesi, con alcune eccezioni per determinati beni. Anche le contro-tariffe canadesi, che mirano a miliardi di dollari di merci provenienti da sud del confine, prevedono alcune esenzioni.
Ma, secondo Nguyen, qualsiasi sollievo ottenuto dalle aziende grazie ai costi più bassi della benzina potrebbe finire per essere “annullato” dall’incertezza commerciale, poiché le aziende riorienteranno le loro catene di approvvigionamento per allontanarsi dagli Stati Uniti o assorbire l’impatto dei dazi – in entrambi i casi, facendo aumentare i loro costi. La controversia commerciale, dunque, si rifletterà principalmente sui prezzi che i canadesi pagano per i nuovi veicoli o per alcuni ricambi auto, ma non ritiene che queste forze siano sufficienti a far salire il dato sull’inflazione di aprile.
La Bank of Canada ha mantenuto invariato il tasso di interesse di riferimento ad aprile, dopo sette tagli consecutivi. Il governatore Tiff Macklem ha chiarito che la banca centrale canadese ha optato per un mantenimento dei tassi in attesa di ulteriori dati sull’impatto della controversia commerciale sull’economia canadese. Secondo l’economista Nguyen, i segnali di debolezza del mercato del lavoro – il tasso di disoccupazione canadese è salito al 6,9% il mese scorso, con settori sensibili al commercio come il manifatturiero che hanno perso posti di lavoro – potrebbero essere sufficienti a spingere la Bank of Canada ad apportare ulteriori tagli a giugno.
L’economista di TD Bank, Marc Ercolao, ha dichiarato, venerdì, che i dati in arrivo “dipingono sempre più un quadro di un’economia canadese in rallentamento. Dal nostro punto di vista, la situazione attuale offre alla Banca del Canada il margine per un altro taglio di un quarto di punto al tasso di riferimento in occasione dell’annuncio di giugno”, ha affermato.
Anche secondo Nguyen, potrebbero esserci ulteriori tagli di un quarto di punto percentuale dei tassi quest’anno, portando il tasso di riferimento della banca centrale canadese al 2,25%, ma questi tagli potrebbero non essere consecutivi, poiché la Bank of Canada mantiene il suo approccio attendista mentre la guerra commerciale prosegue, lasciando tutto nell’incertezza.
Foto di Dawn McDonald da Unsplash