Canada

Inflazione: in arrivo un nuovo calo che aprirà la strada al taglio dei tassi

TORONTO – Un nuovo rallentamento dell’inflazione, destinato ad aprire la strada al terzo taglio dei tassi d’interesse in pochi mesi. È quanto ha messo in cantiere la maggioranza degli analisti di mercato, in attesa della conferma ufficiale che arriverà solamente domani, con la presentazione del rapporto mensile di Statistics Canada.

I dati preliminari, che devono però essere corroborati dai numeri definitivi di StatCan, parlano di un nuovo rallentamento del costo della vista, che dovrebbe passare dal 2,7 per cento registrato a giugno al 2,4 per cento di luglio. Ci si avvicina, quindi, all’obiettivo dichiarato di Bank of Canada, che considererà l’inflazione sotto controllo solamente quando sarà raggiunta la soglia del 2 per cento. Con il probabile rallentamento dell’inflazione, che nell’agosto del 2022 aveva sfondato quota 8 per cento, per poi calare progressivamente, diventa sempre più probabile il taglio dello 0,25 per cento dei tassi d’interesse, una decisione questa che avrà un impatto enorme sui mutui e su tutte le forme di prestito creditizio.

Il marcato rallentamento della crescita dei prezzi quest’anno ha rafforzato la fiducia tra gli economisti e Bank of Canada sul fatto che l’inflazione continuerà a diminuire nei prossimi mesi, dando alla banca centrale il via libera per continuare a tagliare il tasso di interesse di riferimento.

La Banca Centrale, che ha abbassato il tasso di interesse di riferimento nelle ultime due riunioni, ha segnalato che continuerà a tagliare i tassi, finché la crescita dei prezzi continuerà a diminuire. Il passaggio della banca centrale ai tagli dei tassi arriva in un contesto economico caratterizzato da dati contraddittori, con le imprese e i consumatori che riducono la spesa. Nel frattempo, un gelo ha colpito il mercato del lavoro, spingendo il tasso di disoccupazione al 6,4% a luglio.

Il governatore Tiff Macklem ha dichiarato in occasione dell’ultimo annuncio della decisione sui tassi di Bank of Canada che, man mano che l’inflazione si avvicina al suo obiettivo del due per cento, la banca centrale sta considerando sempre più i rischi associati al mantenimento dei tassi di interesse alti per troppo tempo.

“La necessità di una ripresa della crescita è stata parte della nostra decisione di tagliare il tasso di interesse di riferimento oggi”, ha detto Macklem alla conferenza stampa post-riunione del 24 luglio.

Gli analisti si aspettano ora che la banca centrale abbassi il suo tasso di riferimento ad ogni riunione sui tassi quest’anno. Supponendo che la banca tagli di un quarto di punto ad ogni riunione, porterebbe il suo tasso di interesse di riferimento al 3,75 per cento.

“Non c’è davvero molto nell’economia che ci faccia pensare che l’inflazione tornerà a salire in questo momento. Quindi penso che rafforzi l’aspettativa che i tagli dei tassi continuino a questo ritmo di 25 punti base”, ha detto Orlando. Il tasso di inflazione annuale è rimasto all’interno dell’obiettivo dell’1-3% della Banca del Canada da gennaio, uno sviluppo positivo dopo un aumento storico della crescita dei prezzi.

La banca prevede che l’inflazione tornerà all’obiettivo del due per cento il prossimo anno.

Nella foto in alto: il governatore di Bank of Canada, Tiff Macklem

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