Canada

Inflazione, confermato il calo. Ma i prezzi continuano a salire

TORONTO – Statistics Canada conferma quasi in toto le previsioni degli esperti: lo stop alla carbon tax per i consumatori ha fatto calare sensibilmente l’inflazione ad aprile, portando il tasso annuo all’1,7% dal 2,3% di marzo: si tratta di un dato leggermente superiore all’1,6% previsto nei giorni scorsi dagli economisti.

Secondo quanto riferito ieri da StatCan, dunque, la cancellazione della carbon tax da parte del governo guidato da Mark Carney ha determinato, ad aprile, un calo dei prezzi della benzina del 18,1% su base annua, anche perché i prezzi globali del petrolio sono scesi a causa del calo della domanda e della maggiore produzione da parte dei Paesi dell’OPEC. Anche i prezzi del gas naturale sono scesi del 14,1% annuo nello stesso mese di aprile.

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Escludendo l’energia dall’indice dei prezzi al consumo, StatCan fa notare che l’inflazione si sarebbe attestata al 2,9% ad aprile, in aumento rispetto al 2,5% di marzo calcolato sempre escludendo l’energia. Ad ulteriore prova che il calo dell’inflazione è dovuto prevalentemente alla fine della carbon tax, c’è il fatto che l’unica provincia canadede che non ha registrato un rallentamento dell’inflazione il mese scorso è stata il Quebec, che ha un sistema proprio di “prezzo al carbone”.

C’è anche chi sostiene, però, che l’eliminazione della carbon tax non è l’unica causa del calo dell’inflazione in Canada. Secondo l’economista Tu Nguyen di RSM, a tale fattore ne va aggiunto un altro, altrettanto influente, che è l’edilizia residenziale. “Il rallentamento della domanda dovuto a politiche di immigrazione più severe – ha scritto ieri Nguyen in un post su Linkedin – ha portato l’inflazione degli alloggi a scendere al 3,4%, il livello più basso dal 2021. Si prevede che i prezzi degli alloggi rimarranno bassi nei prossimi mesi, poiché i tassi di interesse rimarranno bassi ed il mercato immobiliare diventerà più equilibrato”.

Inflazione giù, prezzi su

Al calo dell’inflazione nel resto del Paese ha fatto da contraltare un aumento dei prezzi: fatta eccezione per la benzina, infatti, i consumatori hanno dovuto fare i conti con aumenti generalizzati: i prezzi dei prodotti alimentari acquistati al supermercato sono aumentati del 3,8% in aprile, rileva StatCan, accelerando rispetto al 3,2% di marzo. Su base annua, i prezzi delle verdure fresche sono aumentati del 3,7%, il costo della carne bovina fresca e congelata è aumentato del 16,2% ed i prezzi di caffè e tè sono aumentati del 13,4%.

L’inflazione dei supermercati ha dunque superato l’indice generale dei prezzi al consumo per il terzo mese consecutivo.

Anche i viaggiatori canadesi hanno risentito della crisi, con i prezzi dei viaggi aumentati del 3,7% al mese ad aprile, con un’inversione di rotta dopo un calo dell’8% a marzo.

I dati sull’inflazione di aprile arrivano a poco più di due settimane dalla prossima decisione della Bank of Canada sui tassi di interesse, prevista per il 4 giugno. La banca centrale canadese ha mantenuto il tasso di riferimento al 2,75% il mese scorso, affermando di aver bisogno di più tempo per valutare l’impatto della guerra commerciale tra Canada e Stati Uniti sull’economia.

C’è poi un altro dato che alimenta l’incertezza: ad aprile, il tasso di disoccupazione nazionale è salito al 6,9% , a causa del duro colpo subito dal settore manifatturiero, sensibile al commercio. Tanti, quindi, i fattori di complicazione che rendono la decisione della banca centrale canadese molto meno facile del previsto.

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

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