Canada

Incendi, class action contro il governo del Saskatchewan

TORONTO – Mentre prosegue in quasi tutto il Canada l’emergenza incendi, con quasi 500 roghi ancora attivi (comprendendoli tutti, da quelli fuori controllo a quelli “addomesticati”), potrebbe presto partire la prima class action contro uno dei governi provinciali, per “negligenza” in materia di protezione della popolazione proprio dagli incendi. Ad annunciarla è lo studio legale “Procido LLP” che – spiega un articolo di Global News a firma di Nicole Healey – sta valutando la fondatezza di un’azione legale contro il governo del Saskatchewan – guidato dal premier Scott Moe – che “potrebbe non aver protetto la popolazione ed i suoi beni non intervenendo con urgenza o non disponendo di risorse sufficienti per farlo”.

Secondo lo studio legale, solo 5 dei 10 “bombardieri ad acqua” della Provincia erano operativi quando i recenti incendi boschivi hanno lasciato una scia di devastazione nel Saskatchewan settentrionale, mandando in fumo oltre 3,3 milioni di acri di foresta boreale, che comprendevano terreni di caccia e raccolta, infrastrutture, baite, case e preziose aree ricreative.

Sempre secondo “Procido LLP”, una base antincendio provinciale nel Parco di Narrow Hills è andata distrutta a causa di risorse inadeguate ed i Comuni rurali che hanno cercato di emettere avvisi di emergenza non sono stati in grado di farlo, perché nessuno “aveva l’autorità provinciale” per farlo.

Inoltre, “il governo del Saskatchewan ha emesso un ordine di evacuazione, includendo erroneamente la città di Prince Albert, mentre ai residenti di luoghi come East Trout Lake, raso al suolo da un incendio, la Provincia ha comunicato che ‘non erano in pericolo immediato’, nonostante tutti sapessero che il fuoco si stava avvicinando”. Lo studio legale sostiene inoltre che la potenziale negligenza potrebbe aver causato danni anche in Manitoba, nella zona di Flin Flon.

“Gli incendi sarebbero stati contenuti e spenti più rapidamente se le First Nations situate nel Saskatchewan settentrionale avessero avuto l’autorità e le risorse per svolgere compiti di spegnimento incendi?” chiedono infine gli avvocati dello studio legale nella “lettera aperta” pubblicata sul loro sito https://procido.com nel quale si annuncia un webinar in diretta online, lunedì prossimo 7 luglio alle ore 10am (CST), “per esplorare la possibilità di una class action contro il governo per negligenza e danni”. Lo studio legale invita chiunque voglia partecipare e nella stessa pagina web c’è il link per collegarsi alla diretta. Molti abitanti del Nord, in particolare tra le comunità delle First Nations e dei Métis, hanno subìto danni e perdite e “vogliamo sentire il vostro parere”, scrivono gli avvocati nella pagina web.

Intanto, dicevamo, gli incendi imperversano in gran parte del Canada. Secondo i dati della Canadian Interagency Forest Fire Centre (CIFFC) aggiornati in tempo reale, gli incendi attivi in Canada sono 496, così suddivisi: 169 fuori controllo, 75 contenuti, 131 “addomesticati” o sotto controllo, 121 sotto osservazione (numeri aggiornati al momento in cui stiamo scrivendo questo articolo). Le province più colpite sono la British Columbia e lo Yukon con 87 incendi a testa, seguite da Alberta (73), Territori del Nord Ovest (72), Saskatchewan (64), Manitoba (60), Ontario (42), Quebec (2) e New Foundland e Labrador (1), mentre altri 8 incendi sono nelle aree di Parcs Canada. Praticamente soltanto in Nova Scotia, New Brunswick e Prince Edward Island non ci sono incendi attivi: il resto del Canada è in fiamme.

Foto: https://procido.com

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