Il Covid-19 in Italia

In Italia 20.159 neo contagiati
e 300 nuovi decessi

ROMA – Ancora alti i dati che riguardano la pandemia di Covid-19 in Italia. Sono stati ieri 20.159 i positivi al test del coronavirus e 300 sono risultate le nuove vittime. 277.086 i tamponi molecolari e antigenici effettuati su tutto il territorio nazionale, con il tasso di positività risalito al 7,2%. Sono tuttora 3.448 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per Covid, 61 più di sabato, mentre nei reparti ordinari sono invece ricoverate 27.484 persone, con un incremento di 423 unità registrato nelle ultime 24 ore.

E su scala locale, tra le regioni in crisi, la Puglia vive momenti drammatici. Il capoluogo pugliese, Bari, ha un tasso di crescita del contagio da Covid-19 tra i più alti in tutta Italia. La provincia barese conta, al momento, quasi 70mila positivi e il sistema sanitario è al collasso. “Mancano i bocchettoni dell’ossigeno”, dice Saverio Andreula, presidente dell’ordine degli infermieri di Bari.

Questo secondo lockdown è per la Puglia, e in particolar modo per Bari, più drammatico del primo. Il 20 marzo del 2020 a Bari erano 28 i contagiati, dopo un anno sono esattamente 68.491. “Le nostre strutture sanitarie non sono efficienti come in Lombardia ad esempio”, specifica Andreula.

A rendere chiaro il quadro della situazione è il fatto che uno degli ospedali Covid del capoluogo della regione, il “San Paolo”, ha chiuso il pronto soccorso per quarantotto ore. Non ci sono più posti letto e neanche barelle e i pazienti sono sistemati alla meno peggio anche nei corridoi. Oltre trenta i baresi che sono in attesa di ricovero “e l’80 per cento dei ricoverati sono ventilati”.

A pagare caro le conseguenze di un sistema sanitario al collasso oltre ai pazienti, sono anche i medici, gli infermieri e gli oss non solo dell’ospedale San Paolo, ma anche del Policlinico di Bari dove, agli addetti ai lavori, viene chiesta la sospensione dei congedi ordinari “fino al ripristino di condizioni di normalità assistenziale. La verità è che oltre a mancare i bocchettoni dell’ossigeno e a non esserci più posto in un ospedale come il San Paolo mancano gli uomini, mancano i professionisti”, sottolinea Andreula.

Ancor meno incoraggiante è stato ieri il lungo post pubblicato su Facebook dal sindaco di Bari, Antonio Decaro, che per la prima volta ha ammesso pubblicamente: “Oggi ho paura come forse non ne ho mai avuta. Sono stanco e non so se andrà tutto bene”.

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