ROMA – Sono stati 13.571 i nuovi casi di Covid in Italia nelle ultime 24 ore, in crescita rispetto ai 10.497 di martedi. Aumentano anche i tamponi, 279.762 effettuati – comprendendo anche i test rapidi antigenici – ossia 25mila più di martedi, ma il tasso di positività è risalito dal 4,1% a 4,85%. I decessi sono stati 524, mentre martedi se ne erano registrati 603, per un totale di 83.681 decessi avvenuti in Italia dall’inizio dell’epidemia.
Il dato positivo è quello relativo al nuovo calo dei ricoveri, considerato che le terapie intensive sono state 26 in meno della giornata precedente, con 152 ingressi in un giorno, per un totale di 2.461 su tutto il territorio nazionale. I ricoveri ordinari sono invece risultati 230 in meno di martedi, per un totale di 22.469.
La Regione con più casi giornalieri è stata ieri la Lombardia con 1.876 neo contagiati, seguita dalla Sicilia con 1.486, il Veneto con 1.359, il Lazio con 1.281 e la Puglia con 1.159.
I casi totali registrati nel Bel Paese, dall’inizio della pandemia, sono stati ben 2.414.166. I nuovi guariti erano ieri 25.015, per un totale nazionale di 1.806.932.
Prosegue nel frattempo la riduzione delle persone attualmente positive, 11.971 in meno rispetto alla giornata di martedi, scese così ad un totale di 523.553. Di queste, 498.623 si trovano tuttora in isolamento domiciliare, 11.715.
La pandemia di Covid-19, in Italia, non ha solamente provocato contagi e decessi in numeri enormi, ma anche una frenata brusca delle donazioni di organi e dei conseguenti trapianti salvavita. Questo secondo il rapporto del Centro nazionale trapianti, che ha censito l’attività di donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule nell’anno della pandemia. Al conto dei danni provocati dal coronavirus vanno aggiunti anche quasi 400 trapianti in meno – su scala nazionale – rispetto al 2019.
A pesare, inevitabilmente, è stata la saturazione delle terapie intensive, che sono la trincea della lotta al Covid ma anche il luogo in cui avvengono le donazioni di organi e tessuti necessarie ai trapianti. Nel 2020 le segnalazioni di potenziali donatori in rianimazione sono calate dell’11,5% rispetto al 2019, e questo ha portato a una diminuzione del 10,4% dei prelievi di organo da donatori deceduti, ossia 1.236 contro i 1.379 dell’anno precedente. Più consistente è stato il calo delle donazioni da vivente, solo 294 pari al 19.2% in meno rispetto al 2019. Il risultato finale è stato quello di un tasso di 20,5 donatori per milione di abitanti.