Il separatismo preoccupa la maggioranza dei canadesi
TORONTO – In Alberta soffia il vento della secessione, ma cosa ne pensa il resto del Canada? Secondo un sondaggio della Leger, la maggioranza dei canadesi ritiene che la minaccia di separazione della provincia ribelle debba essere presa sul serio.
Secondo la ricerca che l’istituto ha condotto per l’Associazione per gli Studi Canadesi ed il National Post, il 52% dei canadesi ritiene che le minacce debbano essere prese sul serio: un’opinione particolarmente diffusa proprio in Alberta. “Molti più canadesi di quanto mi aspettassi stanno prendendo sul serio la minaccia di separazione dell’Alberta, e pensano che dovremmo prenderla”, ha dichiarato Jack Jedwab, presidente e CEO dell’Associazione per gli Studi Canadesi. “E la cosa interessante è che in realtà pensano che dovremmo prendere la minaccia di separazione dell’Alberta più seriamente di quella del Quebec”. Il caso dell’Alberta, infatti, è serio per il 52% dei canadesi, mentre quello del Quebec lo è soltanto per il 42%.
Negli ultimi mesi, la Premier dell’Alberta Danielle Smith ha avvertito che il proseguimento della politica federale considerata ostile nei confronti della sua provincia avrebbe scatenato una “crisi di unità nazionale senza precedenti”. E, sebbene un referendum sulla secessione non si sia svolto in nessuna provincia dall’ultimo tentativo del Quebec nel 1995 (vinto per un soffio dal fronte del “no” alla separazione), la Smith ha promesso che se un numero sufficiente di cittadini dell’Alberta firmerà una petizione, il suo governo la agevolerà. Non solo: il suo governo ha anche proposto una legge per abbassare il numero necesario delle firmare per chiedere l’indizione di un referendum.
Nella stessa Alberta, secondo il sondaggio della Lerger il 63% afferma che la minaccia di secessione dovrebbe essere presa sul serio. Il livello di preoccupazione, tuttavia, è inferiore nel resto del Paese: la cosa è seria per il 51% degli abitanti della British Columbia, per il 54% di quelli di Ontario, Manitoba e Saskatchewan, per il 46% dei quebecchesi. Metà dei canadesi atlantici ritiene che sia una minaccia seria. La stessa preoccupazione non c’è, quantomeno così alta, per il separatismo del Quebec: tale “pericolo” è considerato serio dal 47% della popolazione in Quebec, 45% in Ontario, 38% in British Columbia, Manitoba e Saskatchewan, 31% in Alberta e il 32% nell’Atlantico.
Infine: Alberta e Quebec hanno ragione a volersi separare dal Canada? Per l’Alberta, risponde sì il 52% degli intervistati nella stessa Alberta, ma la percentuale scende drasticamente al 37% in Manitoba e Saskatchewan, al 34% in Québec, al 32% in Ontario e British Columbia ed al 28% nel Canada Atlantico. Dinamiche simili in Québec: il 51% degli abitanti della provincia francofona ritiene che ci siano buone ragioni per lasciare il Canada, ma, ancora una volta, il sostegno è limitato altrove: solo il 20% dei canadesi atlantici ritiene che il Québec abbia ragioni legittime, così come il 23% di coloro che vivono in Manitoba e Saskatchewan, il 25% in British Columbia, mentre il sostegno è leggermente più alto in Ontario (30%) ed Alberta (32%).
In alto, la manifestazione separatista in Alberta, sabato scorso, davanti al Parlamento di Edmonton (foto: Twitter X – @RiseOfAlberta)
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