Il nuovo noir di Giannotti fra magia e delitti
MASSA CARRARA – La vita di redazione l’ha fatta, quindi sa di cosa parla lo scrittore (e giornalista) Paolo Giannotti quando racconta le avventure di Pompilio Nardini, cronista con la passione per i gialli, i misteri… la “nera”, nel nostro gergo.
Pompilio è un vero e proprio giornalista-investigatore che, grazie alla penna esperta di Giannotti, vive la sua seconda avventura “noir”: dopo “Giallo in Versilia”, pubblicato due anni fa (qui il nostro articolo), è infatti appena uscito “Morte a Viareggio”, il nuovo romanzo di Giannotti.
L’ambientazione è nuovamente l’Apuoversilia che ha dato i natali all’autore: una terra che in passato ha anche dato… tanto in termini di gialli e misteri (basti ricordare, fra tutti, il caso-Lavorini o la vicenda della “Circe della Versilia”) e che si presta dunque benissimo a fare da teatro alle storie che Paolo scrive per il “suo” Pompilio.
Questa volta, il protagonista è alle prese con una vicenda che si sviluppa fra esoterismo, magia bianca e nera, omicidi: un “noir” in piena regola, insomma, del quale non sveliamo niente.
L’autore del volume, nato a Massa Carrara, vicino ai luoghi descritti, nel 1961, da anni si dedica allo studio sia della narrativa italiana dell’Ottocento che del dialetto e della storia della sua città natale e nell’ambito di tale attività – che ha alternato a quella di giornalista per il quotidiano toscano “La Nazione” – ha curato diverse edizioni critiche di importanti autori come Gaetano Carlo Chelli e Paolo Ferrari. Come scrittore, Paolo Giannotti è stato finalista al Premio Calvino (2003) ed al Premio Morselli (2012) e ha pubblicato un altro romanzo noir, “Il Paese di Acchiappacitrulli” (ItalicPequod, 2012), prima degli ultimi due usciti invece per i Fratelli Frilli Editori. I suoi libri sono distribuiti sulle principali piattaforme on line, anche in formato digitale.
Nella foto in alto, Paolo Giannotti; qui sopra, le copertine degli ultimi due “noir” dello scrittore
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