Canada

Il miracolo del volo Delta 4819. Tutti salvi: “Equipaggio eroico”. I video e le possibili cause dell’incidente

TORONTO – Un miracolo. Difficile definire diversamente quanto accaduto su una delle cinque piste del Pearson International Airport di Toronto alle 14.30 di lunedì pomeriggio, quando il volo Delta Air Lines 4819 proveniente da Minneapolis, Usa, operato dalla controllata Endeavour Air, si è schiantato al suolo.

Un miracolo, perché nonostante la portata dell’incidente nessuna delle 80 persone a bordo (76 passeggeri e 4 membri dell’equipaggio: 22 canadesi, il resto di altre nazionalità) è deceduta. E su ventuno feriti portati all’ospedale, diciannove sono stati dimessi oggi: trattenuti soltanto in due che però non sarebbero in pericolo di vita.

Ma anche i miracoli hanno bisogno “di una mano”, come scriveva il poeta italiano Gianni Rodari in una delle sue poesie (“Lo Zampognaro”) … tante mani, in questo caso: quelle dei membri dell’equipaggio a bordo dell’aereo. Tutti “eroi” per la loro risposta “da manuale” all’incidente, come ha detto oggi Deborah Flint, presidente e CEO dell’aeroporto di Toronto, nel corso di una conferenza stampa convocata per fare il punto sul caso.

Il salvataggio dei passeggeri (screenshot da un video su Twitter X – @airplusnews)

“L’equipaggio del volo Delta 4819 ha portato eroicamente i passeggeri in salvo, evacuando un aereo che si era ribaltato sulla pista durante l’atterraggio in mezzo a fumo e fuoco. Ringrazio ognuno di questi eroi”, ha detto la Flint, aggiungendo che anche “i soccorritori aeroportuali hanno preparato una risposta da manuale, raggiungendo il posto in pochi minuti ed evacuando rapidamente i passeggeri”.

L’aereo, un Bombardier CRJ-900, è arrivato a Toronto nel primo pomeriggio di lunedì, in condizioni metereologiche proibitive (guardate il video qui sopra, da Twitter X – @airplusnews): in mezzo alla neve appena caduta in seguito a due tempeste invernali consecutive, fra venti a 51 km/h con raffiche fino a 65 km/h e con una temperatura di -8,6°. (dati del Servizio Metereologico del Canada).

Come si vede nei video diventati virali online (guardate il video qui sopra, da Twitter X – @airplusnews), appena l’aereo ha toccato il suolo ha preso fuoco su un lato, si è inclinato, ha perso un’ala e si è ribaltato. Pochi secondi dopo, come si vede dai drammatici video girati dai passeggeri (guardate il video qui sotto, da Twitter X – @airplusnews), l’equipaggio iniziava a far scendere le persone a bordo mentre i vigili del fuoco, fiondatisi sul posto, “innaffiavano” l’aereo scongiurando un’esplosione, consentendo così ai passeggeri di scendere in sicurezza e camminare sull’asfalto innevato verso la salvezza.

L’aeroporto, in quei concitati momenti, è stato chiuso: centinaia i voli cancellati lunedì (462 sui 1.006 previsti nell’arco dell’intera giornata). Poi, gradualmente, sono state riaperte tre delle cinque piste, lasciandone chiuse due: la più lunga pista nord-sud e la più lunga pista est-ovest.

L’aereo resta lì, su una delle due piste: gli investigatori devono infatti continuare l’esame dei rottami sull’asfalto almeno per le prossime 48 ore, per cercare di capire le cause dell’incidente.

Inevitabilmente, si registreranno ulteriori ritardi e cancellazioni nelle prossime ore.

L’ultimo grave incidente al Pearson era avvenuto vent’anni fa: il 2 agosto 2005, un Airbus A340 di Air France (volo 358 in atterraggio da Parigi) scivolò fuori pista e prese fuoco mentre era in corso una tempesta. Tutti i 309 passeggeri (e l’equipaggio) furono messi in salvo. Un altro miracolo. Ora come allora: anche questa volta è andata bene.

Nei due video qui sopra: nell’aereo dopo lo schianto e la salvezza (da Twitter X – @airplusnews)

 

Vento, errore umano o guasto?
Si indaga sulle cause dell’incidente

TORONTO – Le autorità non hanno ancora fornito informazioni precise sulle cause dell’incidente: l’indagine, del resto, è ancora nelle fasi iniziali e non appare facile. A condurla è il Transportation Safety Board of Canada, in collaborazione con i colleghi americani, trattandosi di una compagnia statunitense.

Come riporta Global News in un articolo uscito oggi, un pilota di una compagnia aerea regionale che ha pilotato il Bombardier CRJ ha notato che le foto dell’aereo precipitato mostravano il carrello di atterraggio anteriore intatto, mentre le altre due ruote ed il carrello di atterraggio sembravano essere stati tranciati: tali danni suggerivano, secondo lui, che il pilota della Delta Air Lines stesse andando lateralmente, non dritto, prima di perdere il controllo dell’aereo e schiantarsi, probabilmente a causa di forti raffiche di vento, o di neve e ghiaccio sulla pista, o di una pericolosa combinazione di entrambi, ha suggerito il pilota. “È un aereo facile da fare atterrare, anche con venti trasversali, purché si rispettino i limiti del produttore”, ha detto il pilota della compagnia aerea regionale, che non ha voluto essere nominato perché impiegato nel settore. “Forse durante l’atterraggio si è rotta ruota rotta oppure un freno era congelato”, ha aggiunto il pilota, che ha messo in guardia dal trarre conclusioni affrettate.

John Gradek, professore di Gestione dell’Aviazione alla McGill University, ha dichiarato al “The Morning Show” di Global News di oggi che l’incidente potrebbe essere stato causato da molti fattori diversi come venti, condizioni della pista o problemi meccanici dell’aereo. E poi ha aggiunto, basandosi su uno dei videoemersi online, che “sembra che l’aereo abbia colpito la pista in modo anormalmente forte, un guasto al carrello di atterraggio nella parte posteriore dell’aereo si stava trascinando sulla pista. Sono uscite scintille, l’ala è stata tagliata… e l’aereo si è ribaltato sul soffitto. È molto insolito che un aereo faccia una cosa del genere, ma ci sono una miriade di circostanze”, ha detto Gradek.

A fare piena luce su quanto accaduto saranno le indagini in corso.

Ma.Pe.

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