Il governo avverte: Budget lacrime e sangue
TORONTO – Allacciarsi le cinture di sicurezza. Quello in arrivo sarà un Budget lacrime e sangue per i canadesi e questo per via delle nefaste conseguenze create dalla guerra commerciale con gli Stati Uniti. La conferma è arrivata mercoledì sera da Mark Carney durante un suo intervento all’Università di Ottawa e dallo stesso primo ministro ieri mattina durante una conferenza stampa congiunta con il premier dell’Ontario Doug Ford organizzata a Burlington. Il leader liberale, ovviamente, ha cercato di minimizzare l’impatto della Manovra 2025 sul portafoglio dei canadesi, parlando dell’esigenza di “investimenti generazionali” che produrranno benessere nel medio-lungo raggio e diminuiranno la nostra dipendenza dagli Stati Uniti.
Ma la sostanza non cambia: dobbiamo prepararci a un periodo all’insegna dell’austerity, provocato dall’incertezza economica creata dalla crisi delle tariffe e dalle conseguenze da essa portate: possibile aumento dell’inflazione, ripercussioni occupazionali, diminuzione del potere d’acquisto dei consumatori e una generalizzata contrazione della nostra economia. Il governo peraltro per l’approvazione della Finanziaria 2025 avrà bisogno dell’appoggio di almeno un partito presente in parlamento, non potendo contare sulla maggioranza assoluta alla House of Commons. Per questo mercoledì il primo ministro si è incontrato, separatamente con il leader del Partito Conservatore Pierre Poilievre, con il leader del Bloc Yves-François Blanchet, con la leader verde Elizabeth May e con il leader ad interim dell’Ndp Don Davies per illustrare i piani della maggioranza che saranno presenti nel budget. Il primo ministro, tuttavia, non ha incassato alcun via libera dalle opposizioni.
Il discorso a Ottawa. Carney ha promesso “investimenti generazionali” in un discorso pre-bilancio, dicendo anche ai canadesi che la trasformazione dell’economia “richiederà alcuni sacrifici”. Il primo ministro ha pronunciato il discorso davanti a un gruppo di studenti universitari a Ottawa mercoledì sera.
“È il nostro paese. È il tuo futuro. Ve lo restituiremo”, ha detto Carney al pubblico. Sebbene il discorso di mercoledì non includeva nuovi impegni importanti, ha gettato nuova luce sui temi chiave che guidano il piano economico del governo, tra cui la diversificazione dei partner commerciali, i piani per l’immigrazione e l’attrazione di nuovi talenti e la competitività climatica. Carney ha promesso l’obiettivo per il Canada di raddoppiare le emissioni di paesi non statunitensi esportazioni nel prossimo decennio.
“Questo genererà 300 miliardi di dollari in più di scambi. Si tratta di nuovi ordini per risorse, tecnologie e competenze canadesi”. Carney ha parlato di come “il rapporto del Canada con gli Stati Uniti non sarà più lo stesso di prima” e di come l’attuale “momento abbia rivelato i limiti della nostra indipendenza economica”.
“Per affrontare un mondo più dinamico, competitivo e ostile, dobbiamo tracciare un nuovo corso, attingendo ai nostri numerosi punti di forza, facendo affidamento sui nostri valori e ispirandoci alla nostra storia”, ha concluso Carney.
Nella foto in alto, l’incontro tra Mark Carney e Pierre Poilievre

