Il fatto

Allarme variante Delta,
focolaio in casa di cura

TORONTO – Adesso a far paura è la variante Delta. Nelle comunità così come nelle case di riposo e di cura a lunga degenza. E proprio questo ceppo – che è oltre due volte più trasmissibile delle prime forme del virus – è responsabile di un focolaio di Covid-19 scoppiato a The Village of Tansley Woods di Burlington. Fino a ieri i casi attivi tra i residenti erano 16 mentre tra il personale c’era solo un contagio. Il 28 giugno, giorno in cui l’Halton Public Health, ha indicato la presenza dell’epidemia per la prima volta, i casi erano tre.

La direttrice generale della long term care Jo-Anna Gurd, ha dichiarato a CBC News, che funzionari della sanità pubblica si sono recati nella struttura che si trova in Upper Middle Road, per condurre un controllo indipendente circa la prevenzione delle infezioni e i test. “The Village ha aggiunto altri membri al team e sta facendo tutto il possibile per prevenire ulteriori infezioni e supportare tutti”, ha dichiarato la Gurd.

In risposta allo scoppio della variante altamente contagiosa, mercoledì 7 luglio la casa di cura ospiterà una clinica mobile per le vaccinazioni. In passato ha già organizzato cliniche per vaccinare il personale e i residenti. “Attualmente, l’86 per cento dei membri del team ha ricevuto la prima dose – ha detto Gurd – prevediamo che il numero del personale completamente vaccinato aumenterà dopo la clinica di questo mercoledì e dopo i nostri intensi sforzi di educazione e promozione”.

The Village of Tansley Woods non ha detto però quanti dei residenti infetti sono vaccinati contro il Covid-19 o se si sono rese necessarie cure in ospedale.

Fino al 30 maggio, il governo dell’Ontario ha stimato che il 97% dei residenti nelle case di cura a lunga degenza nella provincia fosse completamente immunizzato.

Alla fine di maggio il governo dell’Ontario ha istruito tutte le case di cura a lunga degenza della provincia di mettere in atto linee guida per la vaccinazione del personale.

In sostanza in base alle direttive di ciascuna struttura ogni membro del personale sarà tenuto a mostrare prova della vaccinazione per ogni dose, mostrare la documentazione medica che spiega perché non si è stati vaccinati o sarà tenuto a partecipare a un seminario educativo che illustra i benefici di essere immunizzati e i rischi che si corrono se non si riceve il vaccino.

Vaccini, che dal momento in cui sono stati somministrati, hanno fatto scendere vertiginosamente i numeri delle infezioni e dei decessi all’interno delle case di cura che sono state teatro di una strage di anziani: al momento sono solo tre le long term care della provincia dell’Ontario dove vengono riportate infezioni, i contagi attivi sono complessivamente 21 tra i residenti e 5 tra lo staff. Rimane per fortuna fermo da tempo a 3.782 il numero dei decessi per Covid avvenuti dal marzo del 2020 ad oggi in queste strutture.

E proprio le case di cura – con tutte le problematiche emerse, alcune riconducibili alla pandemia, altre di carattere cronico – sono diventate un cavallo di battaglia dell’NDP in vista delle elezioni del prossimo anno.

La leader del partito Andrea Horwath, oggi terrà una conferenza a Ottawa per chiedere al governo di legiferare con urgenza uno standard minimo per l’assistenza a lunga degenza di quattro ore al giorno per ogni residente. Horwath sarà affiancata da Nancy Garrard, presidente del Council on Aging of Ottawa, secondo la quale questo cambiamento non può più essere rimandato.

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