Il Covid-19 in Italia

In Italia 331 vittime
e 15.746 nuovi contagiati 

ROMA – Sono stati 15.746 i nuovi contagi da coronavirus registrati ieri, in Italia, insieme ad altri 331 morti decessi che portano il totale delle vittime a 114.254 dall’inizio della pandemia di Covid-19.

Nelle trascorse 24 ore sono stati eseguiti – su tutto il territorio nazionale – 253.100 tamponi, con l’indice di positività che si è assestato al 6,2%.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva erano ieri un totale di 3.585.

Nel frattempo, sul fronte vaccini, quello prodotto dall’americana Johnson & Johnson sta per arrivare in Italia, con le prime dosi previste in settimana. L’attesa per il farmaco – unico vaccino monodose – è altissima soprattutto dopo il caso AstraZeneca, raccomandato per gli over 60 dopo i rari casi di trombosi riscontrati in seguito alla vaccinazione.

Il vaccino della Janssen è il quarto a essere raccomandato nell’Ue per prevenire il Covid-19 dopo i farmaci Pfizer, Moderna e AstraZeneca. L’efficacia del prodotto – spiega l’Agenzia europea per la valutazione dei medicinali (Ema) – è stata dimostrata in uno studio clinico che ha coinvolto oltre 44mila persone dai 18 anni in sui negli Stati Uniti, in Sudafrica e nei Paesi dell’America Latina. A metà dei partecipanti è stata somministrata una singola dose di vaccino e all’altra metà un placebo.

Lo studio ha rilevato una riduzione del 67% del numero di casi Covid sintomatici dopo 2 settimane nelle persone che hanno ricevuto il vaccino Janssen (116 casi su 19.630 persone), rispetto alle persone a cui è stato somministrato placebo (348 persone su 19.691). Questo significa che il vaccino ha avuto un’efficacia del 67%, spiega l’Ema.

Gli effetti collaterali nello studio erano generalmente lievi o moderati e sono stati risolti entro un paio di giorni dalla vaccinazione. I più comuni: dolore al sito di iniezione, mal di testa, stanchezza, dolori muscolari e nausea, elenca l’Agenzia europea del farmaco.

“La sicurezza e l’efficacia del vaccino – precisa – continueranno a essere monitorati, attraverso il sistema di farmacovigilanza dell’Ue e ulteriori studi da parte dell’azienda e delle autorità europee”.

Il vaccino Janssen J&J è costituito da un adenovirus modificato per contenere il gene per la produzione della proteina Spike di Sars-CoV-2, che stimola il sistema immunitario a produrre anticorpi e attivare le cellule T (globuli bianchi) per bersagliarla. L’adenovirus contenuto nel vaccino non può riprodursi e non causa malattie.

Rari casi di trombosi successivi alla vaccinazione sono stati però segnalati anche per il vaccino Johnson & Johnson. “4 casi gravi di coaguli di sangue insoliti associati a livelli di piastrine basse”, le rare forme di trombosi che sono state osservate anche dopo la vaccinazione con AstraZeneca.

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