Il Covid-19 in Italia

In Italia 13.708 nuovi contagiati
e 627 vittime

ROMA – Sono 113.708 i nuovi casi di coronavirus registrati nelle ultime 24 ore in Italia, insieme a 627 vittime. Dopo il rallentamento dei giorni di Pasqua, i test sono ieri notevolmente risaliti a quota 339.939, contro i 112.962 di martedì. Il numero totale dei contagi – su tutto il territorio nazionale – è giunto a quota 3.700.393, mentre i morti complessivi sono 112.374 da inizio pandemia.

Quanto alla campagna vaccinale c’è un dato che allarma ed è quello relativo ad oltre due milioni e mezzo di dosi di vaccino che risultano infatti ferme nei frigoriferi delle regioni. A ieri erano 11,5 milioni le dosi somministrate e 14,1 milioni quelle consegnate: c’è quindi uno scarto di circa 2,6 milioni di dosi.

Dalla struttura del Commissario per l’emergenza chiariscono però che “non c’è nessun ritardo, ma quella differenza è dovuta alle scorte per i richiami, che molte regioni tengono per le prenotazione già stabilite, e alle nuove dosi arrivate e da utilizzare”. Ad esempio, martedì sono arrivate in Italia 1,5 milioni di dosi del vaccino Pfizer e sono in consegna alla regioni.

“È chiaro che devono essere ancora caricate nel contatore online, ma andranno conteggiate nei vaccini distribuiti”, fa notare la struttura commissariale per l’emergenza Covid-19. Quindi, il dato di 2,6 milioni di dosi ’ferme’ potrebbe anche aumentare. Ma come chiarisce la struttura, “se guardiamo alla percentuale tra dosi distribuite e somministrate, siamo all’81,4%. Un dato non cattivo e che indica come quasi tutte le dosi vengono fatte”.

“Sono quaranta le strutture accreditate tra Rsa, case di cura e centri di analisi cliniche e diagnostiche, afferenti a Confcommercio salute e Federsociale, pronte a diventare hub vaccinali per il Covid 19. E’ una battaglia di civiltà in un momento particolarmente difficile per la nostra comunità”. Lo ha dichiarato Salvatore Isaia, presidente di Confcommercio Salute e numero uno di Federsociale. “Sentiamo il dovere di fare la nostra parte nella corsa contro il tempo per battere il virus. La vaccinazione di massa – aggiunge Isaia – è l’unico strumento efficace per tornare quanto prima alla normalità. Vogliamo offrire un contributo concreto e fattivo per tagliare questo traguardo nel minor tempo possibile”.

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