Il Covid-19 in Italia

In Italia 10.872 nuovi contagiati e 415 vittime

ROMA – Sono stati 10.872 i nuovi contagi da Covid-19 registrati ieri in Italia e 415 i decessi che portano il totale a 69.214 vittime dall’inizio dell’emergenza. Nelle trascorse 24 ore sono stati eseguiti 87.889 tamponi sul territorio nazionale. I pazienti ricoverati in terapia intensiva erano ieri 2.731, con un calo di 12 unità rispetto a domenica. I guariti sono risultati 19.632 in più delle 24 ore precedenti, con un incremento che porta il totale delle persone che hanno superato il virus dall’inizio dell’emergenza a 1.281.258 in totale. Gli attualmente positivi, rispetto a domenica, erano 9.178 in meno. In totale le persone positive al coronavirus in Italia risultano così essere 613.582 complessive.

Nel frattempo, dalla Santa Sede giungeva notizia del ricovero per “polmonite” dell’Elemosiniere del Papa, cardinale Konrad Krajewski, ma – quando il Corriere Canadese andava in stampa – non era ancora noto se l’alto prelato fosse stato infettato o meno dal Covid-19. E sempre dal Vaticano, in materia di vaccini contro il Covid-19, giungeva ieri una precisazione da parte della Congregazione per la dottrina della Fede, che – con una nota avallata da Papa Francesco – ha confermato come sia “moralmente accettabile” l’utilizzo di vaccini ottenuti con cellule da feti abortiti se non ci sono altre chance.

“Quando non sono disponibili vaccini contro il Covid-19 eticamente ineccepibili – recita la nota – ad esempio in Paesi dove non vengono messi a disposizione dei medici e dei pazienti vaccini senza problemi etici, o in cui la loro distribuzione è più difficile a causa di particolari condizioni di conservazione e trasporto, o quando si distribuiscono vari tipi di vaccino nello stesso Paese ma, da parte delle autorità sanitarie, non si permette ai cittadini la scelta del vaccino da farsi inoculare – scrive l’ex Sant’Uffizio – è moralmente accettabile utilizzare i vaccini anti-Covid-19 che hanno usato linee cellulari provenienti da feti abortiti nel loro processo di ricerca e produzione”.

“Non si intende giudicare la sicurezza ed efficacia di questi vaccini, pur eticamente rilevanti e necessarie, ma soltanto riflettere sull’aspetto morale dell’uso di quei vaccini contro il Covid-19 che sono stati sviluppati con linee cellulari provenienti da tessuti ottenuti da due feti abortiti non spontaneamente” concludeva la nota della Santa Sede.

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