Il Commento

Non sembra diventare più facile
per il Tcdsb

TORONTO – I sistemi scolastici nell’area di Toronto sono sotto torchio a causa delle pressioni esercitate dai problemi di salute legati al Covid-19. Questo è un argomento piuttosto banale, un “gioco da ragazzi”.

Potremmo passare attraverso la diagnosi già familiare a tutti i genitori i cui figli potrebbero altrimenti essere oggi a scuola. Ma non avrebbe senso. Il Ministro dell’Istruzione ha quasi esaurito tutto il suo capitale politico, grazie ai suoi briefing quasi quotidiani per ricordare all’opinione pubblica che “il suo governo annuncia che farà un annuncio di aperture/chiusure nel corso della settimana sempre se lo consigliano gli esperti”.

Inoltre, i “sistemi” sono sottolineati dalle difficoltà presentate dall’apparente mancanza di preparazione ad affrontare l’integrazione dei nuovi canadesi e delle loro famiglie nell’ambiente canadese. Purtroppo, le uniche questioni che attirano l’attenzione sembrano essere associate a reati reali o percepiti contro gli individui.

In questo caso, “ci sono esperti a bizzeffe“, nei Consigli dei fiduciari – oppure sui social media“. Scegliete voi, se non siete preoccupati per lo sviluppo delle competenze scolastiche (eufemisticamente indicate come le “tre R” – Reading, wRriting, aRithmetic – lettura, scrittura e matematica) che i nostri figli dovrebbero sviluppare insieme ad altre capacità nella vita.

Al Corriere Canadese continuiamo a criticare il TCDSB perché, date le sue dimensioni (circa 90.000 studenti, o così sostiene) svolge un ruolo di leadership nella provincia. Per due motivi: (1) le tre R “accademiche” e (2) la quarta R – religione (l’etica sociale incorporata nella Costituzione).

In primo luogo, la sua volontà riguardo al punto numero uno deve necessariamente piegarsi all’autorità inerente la politica e gestita dal ministro della pubblica istruzione; nel secondo caso, i trustee giurano solennemente di seguire la guida dell’Arcivescovo di Toronto, il Cardinale. Non è solo giusto; è la legge.

Uno dei suoi trustee, già coinvolto in una disordinata sfida al magistero del Cardinale, il 14 febbraio, è stato confermato come candidato per il Partito Liberale nella circoscrizione di Humber River Black Creek. Da un punto di vista pratico, ciò significa che il trustee avrà ora una visione a priori contraria a quella del ministro, Conservatore di parte.

Nella risposta secolare, citata per focalizzare le priorità (date a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio), quel fiduciario e il Consiglio potrebbero avere difficoltà a trattare con due Cesari opposti: il leader liberale e il ministro conservatore.

Il provveditorato cattolico di Toronto si trasformerà sicuramente presto in un forum per la applicazione di interessi di parte non necessariamente legati agli interessi dei loro studenti e genitori. Le accuse di “conflitto” e trasgressioni del codice di condotta emergeranno come fanno i funghi nella foresta dopo un temporale.

Non c’è nulla di male nell’ambizione politica per coloro che pensano di avere qualcosa da offrire. In questo caso, il fiduciario potrebbe essere ben consigliato a perseguire tali ambizioni, dopo essersi dimesso dal TCDSB – prima è meglio è.

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