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La Settimana Santa
e il calvario della politica

TORONTO – Anche i partiti politici non sono immuni dal ciclo di rinascita e rigenerazione. Solo che, per mischiare metafore, ogni tanto devono “essere ridotti in cenere prima che la fenice possa risorgere”. Nel 2018, l’Ontario Liberal Party dell’ex premier Wynne è crollato quasi completamente.

In vista delle elezioni, il Partito Conservatore dell’Ontario (PC) è stato coinvolto in una feroce battaglia interna per la leadership la cui “brutalità politica” era senza dubbio senza paragoni. Nessun danno è stato fatto al marchio del PC perché l’elezione è stata in gran parte vista come una conclusione scontata. È stata “un’elezione di cambiamento”, come si suol dire.

Dal canto suo, l’NDP, pur potendo aumentare la propria rappresentanza in Legislatura, si è scontrato con il proverbiale soffitto di vetro. Nel 2022, la sfida del partito sembra essere quella di evitare di schiantarsi contro un fragile pavimento di vetro mentre la pressione per “spingere verso l’alto” attraverso quel soffitto grava, ironicamente, su di loro.

Finora, nonostante il loro status di opposizione ufficiale, non sono stati in grado di crescere dalle loro roccaforti tradizionali nella Greater Hamilton-Niagara Area, nelle zone del Windsor-Essex e dell’Ontario settentrionale dipendenti dalle tradizionali dinamiche del mercato economico. Anche nella Toronto metropolitana, sembrano avere difficoltà ad uscire dal loro “bunker del centro”.

Siamo ancora all’inizio del ciclo elettorale, ma le loro possibilità di crescita sembrano diminuire di giorno in giorno. In parte ciò è dovuto alla loro adesione servile alla nuova religione del “risveglio” (woke) e alla loro interpretazione delle sue implicazioni per i gruppi “-izzati” (emarginalizzati, razzializzati, sessualizzati…) che affermano di rappresentare. Forma spiazza sostanza. I liberali si comportano come se avessero maggiori pretese di proprietà rispetto a questo wokismo.

Oggi nessuno dei due rischia di formare il prossimo governo. Le cose possono sempre cambiare. La sola fede, tuttavia, non è determinante per il successo nella dinamica politica.

Sorprendentemente, il PC ha preso di mira due bastioni liberali-NDP: Humber River Black Creek (HRBC) e York South Weston (YSW). Il nipote del Premier, Michael Ford, ha preso un congedo non retribuito dal Toronto City Council per sfidare chi è in carica in YSW. Solo due punti percentuali separano attualmente il primo e il terzo posto. Ci sono 14.710 elettori italiani.

In HRBC, è in carica un candidato PC di origine vietnamita, che sta cercando diligentemente di trarre vantaggio dalla “politica dell’identità” propagandata da altri. I liberali hanno scelto un fiduciario del consiglio scolastico cattolico che accusa il suo consiglio, e per estensione i suoi elettori cattolici italiani, di “omofobia sistemica”. In qualche modo questa è vista come una strategia vincente. A differenza di Ford in YSW, non ha preso un congedo, retribuito o meno. Ci sono soltanto 13.800 Italiani in HRBC.

A Toronto, l’NDP ha perso un MPP nel Toronto Centre, per pensionamento. Kristyn Wong Tam ha annunciato la sua candidatura come sostituta, ancora una volta senza prendere un congedo. Andrà in pensione a partire dal 4 maggio; per un mese i contribuenti di Toronto sovvenzionano il suo esercizio di “raggiungere la vetta”.

La Wong-Tam non è estranea alle polemiche. Ad un certo punto dell’ultimo decennio, è stata l’amministratrice di un sito web anti-israeliano, ma ha affermato di non essere antisemita. Per altri motivi, il Corriere la considera anticattolica e antiitaliana e le offrì l’opportunità di ritrattare le affermazioni che ha fatto portando a quella impressione/conclusione. Successivamente le abbiamo notificato una memoria di ricorso. Ci sono solo 4.545 (4% ​​della popolazione) italiani nel Toronto Centre.

Per non essere da meno, uno dei suoi alleati fiduciari (destinatario anche lui di una denuncia) presso il Toronto Catholic School Board ha rapidamente dichiarato la sua intenzione di sostituirla al ballottaggio per il consiglio comunale. È fresco di una sconfitta alle elezioni federali per rappresentare Fort York.

Siamo nella “fase tattica” dei processi politici.

(Traduzione in Italiano a cura di Marzio Pelù)

Foto dalla pagina Facebook di Elections Ontario

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