Il Commento

Indette le elezioni:
è l’ora di giocare sul serio

TORONTO – Il nostro ciclo politico è abbastanza simile a quello dello sport e le analogie, le immagini e le metafore rifletteranno esperienze sovrapposte. Coloro che cercano il nostro voto cercheranno di rendersi rilevanti per la nostra concezione della vita o evocare immagini che loro, o più precisamente, i loro consulenti ritengono importanti… in quel momento.

Quei “momenti” saranno sempre così fugaci, svanendo nel passato più velocemente dell’ultimo tweet su… l’ultima distrazione. Questa elezione, come tante prima, riguarderà le personalità che cercano di dare un senso a quella distrazione per noi. Si sospetta che le loro “idee” saranno soffocate dalle “camere dell’eco” che sono arrivate a dominare il discorso pubblico. Ma è per questo che abbiamo elezioni periodiche.

Il Corriere Canadese continuerà a favorire una partecipazione consapevole, soprattutto perché il numero di aventi diritto che decidono di NON esercitare il proprio diritto è sempre stato alto (tipicamente oltre il 40%). Sempre più spesso, le persone appaiono contente di sfogare il loro malcontento su Twitter e altri social media; e, dopo averlo fatto, sono riluttanti a passare dalla comodità del proprio smartphone alle urne.

Lo sapremo tra 30 giorni. Nel periodo intermedio, cercheremo di selezionare “tattiche ingannevoli” e “bafflegab” (chiacchiere) o tenteremo di esplorare il merito in piani e progetti che convalidano la visione provinciale.

Per quel che valgono, da una base provinciale, le questioni fondamentali – anzi, le voci più grandi del Bilancio – sono legate alla Salute e all’Istruzione. Ce ne sono altre ovviamente, ma queste sono quelle che rientrano quasi esclusivamente nell’autorità provinciale (salvo limiti costituzionali) e non richiedono la partecipazione federale, anche se nulla impedisce ai Federali di trovare il modo di riversare denaro sulla provincia.

In pratica, ciò significa che, in tutta la provincia, le questioni relative ai bambini (la loro istruzione, formazione, educazione, futuro) e ai nostri genitori (gli anziani rappresentano la fascia d’età per la quale dobbiamo spendere la maggior parte dei dollari per la salute) dovrebbero essere in primo piano e centrali. Ciò non significa che non ci saranno problemi economici – edilizia, finanza, produzione, trasporti, infrastrutture, ecc. – sebbene il loro impatto tenda ad avere un’immediatezza più locale.

Ciò che sicuramente non rientra nell’autorità provinciale è la guerra in Ucraina, anche se potremmo essere tutti interessati al suo esito. Fino a quando le agenzie (principalmente legate alla Chiesa) non accettino la sfida con piani per ricollocare il mare di rifugiati qui in Ontario, non c’è alcun ruolo pratico per i nostri legislatori provinciali in quella discussione.

Proponiamo di tenere conto dei funzionari eletti per il ruolo richiesto dalla loro carica. I nostri lettori non chiederebbero di meno. I nostri giornalisti faranno tutti gli sforzi possibili per “tagliare la nebbia” e per evitare “moralizzazioni”. Cercheremo di presentare o esporre candidati e problemi in modo equo.

La nostra copertura, data la tipologia dei nostri lettori, sarà fortemente orientata verso la comunità italocanadese. Altri avranno una posizione altrettanto valida, vista attraverso la loro lente. Possiamo soffermarci su di loro, ma sono essi a dover sostenere la loro causa.

Se tutti facciamo la nostra parte, possiamo eleggere il governo che vogliamo. Altrimenti, come si suol dire, otterremo il governo che meritiamo.

(Traduzione in Italiano a cura di Marzio Pelù)

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