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Il Canada prende di mira la Cina con dazi più elevati sull’acciaio: “Dobbiamo fare affidamento su quello canadese”

TORONTO – Il Canada è pronto a imporre tariffe su elevate nel settore dell’industria siderurgica. Il Primo Ministro Mark Carney ha infatti annunciato nuove misure, a suo dire, volte a proteggere l’industria siderurgica canadese, tra cui il controllo del metallo proveniente dalla Cina. Misure, queste, che includono la limitazione e la riduzione della quantità di acciaio importato dall’estero in Canada.

I paesi senza un accordo di libero scambio con il Canada saranno probabilmente quelli che subiranno il cambiamento più significativo, con il Canada che modificherà la sua quota tariffaria dal 100% al solo 50% dei volumi del 2024. Tutte le importazioni che supereranno tale aliquota saranno soggette a una tariffa del 50%.

Entro la fine di luglio saranno inoltre imposti dazi aggiuntivi sul 25% delle importazioni di acciaio da tutti i paesi non statunitensi che contengono acciaio fuso e colato in Cina.

Ma non si tratta solo dei paesi senza un accordo: anche i partner non statunitensi che hanno un accordo commerciale saranno soggetti a una quota del 100% dei volumi del 2024, con un dazio del 50% applicato a qualsiasi quantità superiore. “Le azioni commerciali degli Stati Uniti stanno trasformando ulteriormente le dinamiche del mercato globale dell’acciaio e le catene di approvvigionamento – ha affermato Carney – sia chiaro, il Canada sarà uno dei Paesi più colpiti da questi sviluppi. Guardando al futuro, dobbiamo diversificare le nostre relazioni commerciali e, soprattutto, dobbiamo fare maggiore affidamento sull’acciaio canadese per i progetti canadesi, e questi cambiamenti iniziano oggi in un mondo sempre più imprevedibile e inaffidabile”.

Anche tutti i negoziati relativi all’acciaio che gli Stati Uniti stanno intraprendendo con altri Paesi saranno presi in considerazione, ha affermato Carney, “perché ciò che accade in quei Paesi influenzerà ciò che accade qui da noi”.

Il primo ministro ha colto l’occasione per ribadire le sue precedenti dichiarazioni, secondo cui il Canada avrebbe garantito che l’acciaio e altri materiali canadesi avrebbero avuto priorità nella costruzione di importanti progetti nazionali.

Carney ha inoltre annunciato diverse iniziative di formazione e finanziamenti per l’innovazione. Fino a 10.000 lavoratori siderurgici colpiti dalla guerra commerciale in corso riceveranno formazione e sostegno al reddito attraverso un finanziamento di 70 milioni di dollari. Un altro miliardo di dollari sarà destinato allo Strategic Innovation Fund per aiutare le aziende siderurgiche.

L’annuncio di ieri arriva a più di un mese da quando il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha raddoppiato i dazi su acciaio e alluminio dal 25 al 50%.

Una settimana fa, inoltre, Trump ha annunciato che i prodotti canadesi non esenti dal CUSMA saranno soggetti a dazi del 35% a partire dal 1° agosto.

Martedì, Carney ha affermato che i negoziati con gli Stati Uniti si sarebbero “intensificati” con l’avvicinarsi della data del 1° agosto, ma ha anche detto ai giornalisti che un accordo senza dazi sarà improbabile.

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