L'intervista

I liberali provinciali a caccia di voti italiani

TORONTO – Mancano almeno due anni alle elezioni, ma non è mai troppo presto per prepararsi, soprattutto dopo due campagne disastrose basate su politiche sociali nebulose (sono eccessivamente gentile) e controverse e su un’organizzazione elettorale priva di impegno. Il “brain trust” (i cervelloni strateghi) liberale provinciale fece del suo meglio per alienare la sua base tradizionale in una zelante ricerca dell’elettorato “progressista”, che era già migrato verso l’NDP. I risultati sarebbero stati prevedibili, anche per i neofiti.

La neoeletta leader, ex deputata federale e sindaco di Mississauga, Bonnie Crombie, sembra determinata a cambiare questa direzione. Ha avviato una campagna di reclutamento per attrarre professionisti con esperienza nella vita e formati per, e nelle, carriere di domani, ma profondamente radicati nella struttura di valori dei loro genitori e nonni. Alcune persone sono del parere che Vincent Gasparro (nella foto sopra), un torontino la cui famiglia proviene da Catanzaro e Cosenza, in Calabria, potrebbe essere idoneo per questo progetto.

Ha fatto molta strada da quando il Primo Ministro Paul Martin le ha assegnato il ruolo di Assistente Speciale per l’Ontario, per tenere d’occhio il Ministro dell’Ontario, cioè me. A parte questo, cosa le è piaciuto di Bonnie Crombie?

Sono lusingato di essere considerato in un contesto del genere e che le persone attribuiscano quelle motivazioni (competenza, equilibrio tra ciò che sarà e ciò che è, e conoscenza di come le cose funzionano e potrebbero migliorare). La realtà è che ho avuto un’esperienza di apprendimento unica che ha messo alla prova il mio acume finanziario e affinato le mie capacità politiche. È stato, come si suol dire, “un momento di successo” nel vostro caucus di ministri in cui tutti gareggiavano per l’attenzione e le risorse mentre si costruiva un futuro nazionale.

Potrebbe trattarsi di una valutazione generosa di ciò che fanno i ministri: grazie. Lei è un uomo di mezza età. Che cosa ha fatto, di recente, che ha fatto sì che la gente iniziasse a parlare della sua potenziale candidatura come portabandiera dei Crombie Liberals?

Potrebbe essere presto per parlare in questi termini. La Crombie e io abbiamo opinioni sovrapposte sulle questioni climatiche, sulla gestione ambientale e sullo sviluppo economico in relazione ad entrambi.

Come mai?

Tanto per cominciare, entrambi abbiamo una storia di collegamento tra obiettivi economici e crescita con iniziative ambientali che non comportano l’imposizione o l’aumento delle “tasse sul carbone” sui consumatori. Ad esempio: la nostra visione è quella di costruire sistemi di trasporti pubblici affidabili; investire nelle infrastrutture dei veicoli elettrici; riformare la pianificazione dell’uso del territorio per costruire comunità vivibili e percorribili a piedi; proteggere la nostra acqua e la natura; rete energetica decarbonizzata; creare posti di lavoro a tempo pieno con salari e benefici dignitosi, promuovere la crescita economica sostenibile e la prosperità, sostenere i nostri agricoltori; e, soprattutto, trovare modi per aiutare le famiglie a risparmiare denaro aiutandole a diventare più efficienti dal punto di vista energetico.

È per questo che ha accettato il suo invito ad abbracciare e guidare il suo Climate Action Panel?

Ho accettato perché il ruolo è coerente con alcuni dei miei compiti più recenti come Amministratore Delegato e Responsabile della Finanza Sostenibile presso Roynat Capital – Scotiabank, nel finanziare progetti e programmi sostenibili e rinnovabili che hanno creato posti di lavoro e premiato infrastrutture alternative nei settori solare, eolico e geotermico / scambio geografico, trasformazione delle acque in energia, infrastrutture per veicoli elettrici, stoccaggio di batterie e ammodernamento degli edifici.

Quindi non puo essere descritto come un guerriero del clima?

Davvero non so più cosa significhi la terminologia. Potremmo fare un’intervista approfondita sulle specifiche di alcuni dei miei lavori: sono a vostra tua disposizione, per ora spero che i lettori del Corriere Canadese accettino riferimenti al mio background post-accademico (M.SC. – London School of Economics e MBA di VillaNova) e il mio lavoro come segretario principale dell’ex sindaco John Tory, come indicazioni che metto in pratica ciò che viene spesso predicato.

Non sia timido. Se dovesse avere una conversazione con Crombie sul motivo per cui i liberali dell’Ontario continuano a menzionare il suo nome come potenziale candidato alle elezioni, quale pensa che sarebbe la sua valutazione?

E’ l’inizio del gioco. Spero che tutti mi vedano come un orgoglioso italo-canadese che, nella sua carriera, ha dimostrato la capacità di creare posti di lavoro per le persone che hanno lauree e diplomi post-secondari appesi alle pareti, così come per coloro che indossano elmetti di protezione per lavorare “nelle strade e nelle fabbriche”.

Grazie. Alla prossima.

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