Cultura

I grandi film internazionali tornano ad ‘affollare’ l’Italia

TORONTO – Dopo un anno di incertezze, che ha incluso un caso di omicidio in qualche modo “collegato” al programma italiano di credito d’imposta per il cinema, l’industria cinematografica italiana sembra essere di nuovo in movimento.

Quando il Ministero dei Beni Culturali di Meloni annunciò per la prima volta le modifiche ai programmi di detrazione fiscale per i progetti audiovisivi (nel 2023), parte dell’iniziativa era quella di frenare l’abuso dei fondi. “Quello che vogliamo veramente è fornire finanziamenti a chi lavora davvero al cinema e promuovere davvero l’industria audiovisiva”, affermò la viceministra dei Beni Culturali, Lucia Borgonzoni.

All’epoca, molti nel settore erano scettici, convinti che il governo Meloni fosse intenzionato a ridurre i fondi ed aumentare il controllo governativo sui progetti mediatici. Mentre il programma fu sospeso durante il processo di riforma, abbondavano le speculazioni su ciò che questo governo di “estrema destra” stesse escogitando. Mentre produttori come Marco Manetti sostenevano la riforma, ad esempio, lui era altrettanto preoccupato di “…cosa succederebbe se si girasse un film contro il governo?”.

Come si è scoperto, il governo di Borgonzoni e Meloni era perfettamente consapevole degli abusi di fondi statali attraverso bilanci gonfiati e progetti sottofinanziati. Un caso è emerso solo pochi mesi fa, quando il cittadino statunitense Francis Charles Kaufmann, un autoproclamato “produttore cinematografico”, è stato estradato in Italia dalla Grecia con l’accusa di aver ucciso la sua compagna russa di 28 anni Anastasia Trofimova e la loro figlia di 11 mesi, Andromeda.

Il progetto cinematografico fittizio di Kaufmann, intitolato “Stelle della Notte“, aveva ottenuto un credito d’imposta di 863.595 euro dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali italiano nel 2020. L’americano operava sotto lo pseudonimo di Rexal Ford utilizzando un passaporto falso. Il film non è mai stato realizzato. Sebbene Kaufmann abbia da allora negato le accuse di omicidio, le revisioni [governative] sulla sua interazione con il programma suggeriscono chiare prove che potrebbe aver frodato il programma italiano di incentivi fiscali.

Ciò è stato in parte confermato dal numero di crediti “falsi” di IMDb sul suo account. Con un altro alias, “Matteo Capozzi”, si è dichiarato assistente di produzione per “Tutti i soldi del mondo” di Ridley Scott (2017) e “Ore 15:17 – Attacco al treno” di Clint Eastwood (2018). Quando i rappresentanti di Ridley Scott presso la Scott Free Productions hanno controllato le buste paga e i registri dei dipendenti, non c’era traccia del suo coinvolgimento nella produzione.

In risposta a questo uso improprio e ad un’indagine per reati commessi, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali ha annunciato la revoca di 66 milioni di euro di crediti d’imposta precedentemente concessi per progetti che non soddisfacevano i requisiti e il rifiuto di 22 milioni di euro in nuove richieste. In futuro, le produzioni locali e internazionali dovranno fornire ampio materiale girato in esterni e rendiconti spese completi.

Ma ora che la situazione sembra essersi calmata e con il ritorno di produzioni internazionali di grande portata in Italia come “La Resurrezione di Cristo” di Mel Gibson, “Odissea” di Christopher Nolan e “The Dog Stars” di Ridley Scott, l’Italia è tornata ad essere una destinazione di punta per Hollywood ed altre produzioni internazionali.

Andrea Goretti, CEO di Eagle Pictures: “L’Italia è tornata ad essere una destinazione attraente, dal nostro punto di vista. E non solo per gli sgravi fiscali. In Italia abbiamo tutto ciò di cui una produzione ha bisogno, oltre a scenari mozzafiato e un valore estetico unico”.

Traduzione in Italiano (dall’originale in Inglese) a cura di Marzio Pelù

Immagine della scena del crimine per gentile concessione di Francesco Benvenuti/LaPresse/AP; immagine di Mel Gibson sul set in Italia per gentile concessione di Nick Cornish       

Massimo Volpe, autore di questo articolo, è un filmmaker e scrittore freelance di Toronto: scrive recensioni di film/contenuti italiani su Netflix

 

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