Grandi opere: Ottawa punta su energia, minerali e risorse
TORONTO – Una nuova lista di grandi opere che saranno realizzate nei prossimi anni e che avranno la forza di “trasformare” il nostro Paese e la nostra economia. È quanto annunciato ieri da Mark Carney (nella foto sopra) durante una conferenza stampa a Terrace, in British Columbia, che ha confermato l’intenzione dell’esecutivo di investire pesantemente nelle infrastrutture per uscire dalla morsa dei dazi americani che da alcuni mesi stanno zavorrando la crescita, mettendo a repentaglio numerosi comparti del nostro tessuto produttivo. Ecco allora che la soluzione – almeno parziale – ai problemi causati dalla guerra commerciale con gli Stati Uniti arriva investendo nelle infrastrutture del Canada: o almeno è questa la ricetta del governo, che nelle ultime settimane non ha potuto fare altro che prendere atto dello stallo nel negoziato con Washington su un potenziale accordo sulle tariffe americane.
I nuovi progetti. Una nuova strategia e sei nuove iniziative, di cui tre incentrate sull’estrazione di minerali critici e una per l’esportazione di gas nazionale liquefatto, sono state aggiunte alla crescente lista di piani sottoposti all’Ufficio Grandi Progetti. L’elenco comprende Linea di trasmissione della costa settentrionale (NCTL), la Ksi Lisims LNG, il progetto Crawford di Canada Nickel, la miniera di Matawinie di Nouveau Monde Graphite, la miniera di Sisson di Northcliff Resources e il progetto idroelettrico Iqaluit Nukkiksautiit. Oltre a questi progetti, Carney ha anche segnalato il Northwest Critical Conservation Corridor nel nord-ovest della Columbia Britannica e lo Yukon all’MPO.
L’Ufficio del Primo Ministro afferma che i progetti annunciati giovedì rappresentano più di 56 miliardi di dollari di nuovi investimenti e sosterranno 68.000 posti di lavoro.
“Di fronte all’incertezza – ha detto Carney – il nuovo governo canadese sta facendo scelte coraggiose per far crescere la nostra economia più forte che mai, con investimenti importanti, approvazioni più rapide e un chiaro segnale ai lavoratori e all’industria: è tempo di costruire. Stiamo costruendo in modo sostenibile, in collaborazione con le popolazioni indigene, e stiamo costruendo lavoratori, materiali e competenze canadesi, con lavoratori”.
Il North Coast Transmission Line (NCTL) – (British Columbia) collegherà insieme il Northwest Critical Conservation Corridor, fornendo elettricità pulita e a basso costo e telecomunicazioni rafforzate alle comunità locali lungo la costa occidentale.
Il Ksi Lisims LNG – Pearse Island, (British Columbia) diventerà il secondo impianto GNL più grande del Canada e una delle operazioni di GNL a più basse emissioni al mondo una volta completamente elettrificato, con emissioni inferiori del 94% rispetto alla media globale. Si prevede che il progetto attirerà quasi 30 miliardi di dollari di investimenti. Il Canada Nickel’s Crawford Project (Timmins, Ontario), situato nella seconda riserva di nichel più grande del mondo, produrrà nichel di alta qualità e a basse emissioni di carbonio, essenziale per le batterie e l’acciaio verde.
Si passa poi alla Matawinie di Nouveau Monde Graphite (Québec): questa miniera di grafite a cielo aperto fornirà importanti input per le applicazioni di difesa e le catene di approvvigionamento delle batterie.
La Miniera di Sisson di Northcliff Resources (New Brunswick) produrrà infine tungsteno, un minerale fondamentale essenziale per la produzione di acciaio ad alta resistenza, la difesa e le applicazioni industriali.

