Gazpacho con ricotta mantecata al limone
In esclusiva per i lettori del Corriere Canadese, prosegue la nuova rubrica settimanale dedicata alla cucina italiana in Canada, in Nordamerica e nel mondo, che va ad arricchire la nostra storica “Cucina di Teresina” presente da anni sul nostro quotidiano. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con “CHEF Italia” che ci consente di pubblicare una serie di ricette proposte dai migliori chef italiani presenti in tutto il mondo. I cuochi possono inviare le loro ricette via e-mail all’indirizzo seguente: alex.cs1996@gmail.com
MILANO – Ecco a voi oggi una fresca ricetta della Chef Oriana Nestola, una proposta che lei stessa definisce “l’estate in un piatto”, ossia il suo gazpacho con ricotta mantecata al limone.
Si tratta di una tradizionale zuppa di pomodoro arricchita con cetrioli, peperoni, aglio e pane raffermo, caratterizzata dalla nota acidula dell’aceto. Questo tipico piatto freddo estivo è originario dell’Andalusia e ha origini contadine: la parola gazpacho infatti potrebbe derivare da un termine preromano che significa residuo, dato che era usanza prepararlo utilizzando gli avanzi dei giorni precedenti. I braccianti, infatti, usavano portarlo nei campi roventi per consumarlo come spuntino rinfrescante, gustoso e nutriente. Una caratteristica molto apprezzata durante la stagione più calda, tanto che spesso viene servito in un bicchiere con l’aggiunta di cubetti di ghiaccio così da poterlo gustare a passeggio. Il principale vantaggio, è che si prepara con le verdure a crudo grazie all’utilizzo di un semplice mixer.
Ma veniamo agli ingredienti della ricetta della nostra Chef Oriana Nestola: 1 frisella (chiamata anche frisa o fresella) integrale, 200 gr. di pomodorini rossi, 1 peperone rosso, mezza cipolla rossa di media grandezza, 2 ravanelli, 1 cetriolo, 1 limone, 130 gr. di ricotta, 1 carota, 1 cucchiaio di aceto bianco, sale q.b., pepe q.b., olio extravergine di oliva q.b.
Preparazione cruditè di verdure: pulite bene le carote e tagliatele dando una forma appuntita, quindi incidetele su entrambi i lati con delle scanalature che ricordano la forma di un alberello. Sfogliatele con il pelapatate. Sfogliate anche 6-7 fette di cetriolo. Tagliate, inoltre, a listarelle sottili un quarto del peperone rosso, quindi affettate sottilmente la cipolla. Infine, inserite il tutto in una boule con acqua e ghiaccio per rendere le verdure più croccanti.
Preparazione per il gazpacho: frullate con il mixer i pomodorini, il peperone rimasto, il cetriolo avanzato, la cipolla, salate, pepate, aggiungete dell’olio extravergine d’oliva quanto basta e anche un cucchiaio di aceto bianco. Setacciate il composto bene, che dovrà essere omogeneo e liscio.
Preparazione della ricotta mantecata: frullate con il mixer la ricotta, la scorza grattugiata di un limone, un cucchiaio di succo di limone, salate e pepate quanto basta e aggiungete un filo d’olio extravergine d’oliva. Una volta preparata la linea, vi potrete divertire con l’impiattamento, eventualmente anche a vostro piacimento. Posizionate alla base di un piatto piano il gazpacho, al centro inserite la frisella integrale con sopra due cucchiai abbondanti di ricotta mantecata; l’umidità del gazpacho e della ricotta renderanno più morbida la fresella croccante. Infine, tutto intorno inserite le verdure che avrete sfogliato prima, creando dei giochi di movimento e di colori. Guarnite, in ultimo, con foglioline di menta, di basilico, zeste di limone e un filo di olio extravergine d’oliva. E buon appetito!
La protagonista / Oriana Nestola – La cuoca dei bambini milanesi arriva dal Salento
MILANO – Oggi presentiamo la Chef Maria Oriana Nestola, più semplicemente Oriana, già da tempo entrata a far parte di CHEF Italia.
Classe 1961, nasce in una terra bellissima, baciata dal sole, dal mare e dal vento: il Salento. Ci dice, con delle parole comuni a molti, di aver affiancato sua nonna in cucina sin da adolescente, contando, da subito, oltre che sul suo proprio interesse decisamente innato, soprattutto sull’importante ruolo della stessa nella trasmissione della passione per l’Arte Culinaria: sapori autentici e semplici che le sono rimasti dentro e sono, per lei, una costante fonte di ispirazione. Poi, la materia prima è al centro della sua cucina, l’obiettivo è valorizzarla preservandone l’identità.
Il Salento, il tacco dello Stivale, non è solo una terra meravigliosa con paesaggi incantevoli, acque cristalline e un tesoro di tesori artistici e architettonici, ma è anche la culla di una gastronomia deliziosa. Conoscere un popolo attraverso la storia, l’arte, la cultura, le tradizioni, ma anche comprenderne l’identità attraverso i sapori ed i colori offerti dalla buona cucina, assaporando prodotti dai profumi di un tempo che si mantengono intatti. La cucina salentina è umile e povera e si basa principalmente su verdure, cereali e legumi, tutti ricchi di nutrienti. È anche una cucina molto genuina perché si utilizzano solo i prodotti di stagione più freschi; una cucina estremamente povera ma anche estremamente ricca di fantasia e sapori sorprendenti, tenendo presente che l’ingrediente principale di ogni cucina salentina è l’amore con cui le nonne e mamme hanno insegnato le generazioni future a cucinare: ogni piatto è come un figlio ed è custodito e amato dal momento in cui viene concepito fino al momento dell’assaggio, un viaggio nella gastronomia salentina partendo proprio dal pane, alimento base di ogni pasto, che è sacro e necessita di un tempo esclusivamente dedicato. I salentini si impegnano a dedicargli il momento giusto per gustarlo con calma, e cercano di trasmettere questa cultura ai turisti che visitano il territorio. A questo proposito, non possiamo non menzionare la frisa, non uno street food ma un piatto tipico della cucina povera che sostituisce il pasto principale: un pane duro e rotondo, immerso nell’acqua e condito, spesso, solo con pomodoro fresco. A volte può essere condito con verdure arrosto, tonno, capperi e mozzarella.
La nostra Chef Oriana, però, oggi vive e lavora a Milano da circa 18 anni, dove ha avuto l’opportunità di intensificare ed accrescere la sua formazione attraverso la frequenza di diversi corsi nell’Accademia Gualtiero Marchesi e, principalmente, nell’Accademia Italiana Chef dove ha avuto modo di diplomarsi in alta specializzazione dei primi piatti italiani. In seguito ha potuto cimentarsi in diverse esperienze lavorative ed, attualmente, con convinzione, ci dice che, in questo momento della sua vita, è dove deve essere, prestando la sua opera in Milano Ristorazione, dove si preparano menù per scuole d’infanzia, primarie e secondarie, proponendo una alimentazione sostenibile, inclusiva e con particolare attenzione all’educazione alimentare per le nuove generazioni: ogni giorno si lavora per offrire pasti altamente salutari, sviluppando ricette che uniscono creatività e nutrizione, con l’obiettivo di avvicinare i bambini a nuovi alimenti, promuovendo un approccio consapevole e divertente all’alimentazione sana, sensibilizzando le famiglie sull’importanza di contrastare gli sprechi alimentari.
Nelle foto sopra, alcune “creazioni” della Chef
(Rubrica a cura di Marzio Pelù and Ynot, testi di Alex Ziccarelli)