Gaza, dal Canada 30 milioni in aiuti
TORONTO – Sebbene il Canada non si sia unito al presidente Macron – che ha annunciato che la Francia riconoscerà lo Stato di Palestina a settembre – sta finanziando i preparativi dell’Autorità Nazionale Palestinese per guidare un Paese riconosciuto a livello mondiale che includa Gaza e la Cisgiordania. Ottawa sta inoltre aggiungendo 30 milioni di dollari al suo finanziamento umanitario per i palestinesi che vivono in condizioni disperate nella Striscia di Gaza e spenderà 10 milioni di dollari quest’anno “per accelerare le riforme e il rafforzamento delle funzioni dell’Autorità Nazionale Palestinese”.
“La questione palestinese è al centro di ogni speranza di stabilità a lungo termine in Medio Oriente – ha dichiarato lunedì il Ministro degli Esteri Anita Anand a un’importante conferenza delle Nazioni Unite a New York – uno Stato palestinese ha bisogno di una governance legittima e democratica al servizio di tutto il popolo palestinese”.
La conferenza è stata convocata da Francia e Arabia Saudita per trovare modi per proteggere la risoluzione dei due Stati. Il Canada è da decenni tra coloro che chiedono la creazione di un Paese palestinese che possa coesistere in pace con Israele.
Ma la strada sembra essere tutta in salita. Il Canada e altri Paesi hanno espresso la preoccupazione che il governo israeliano stia cercando di rendere impossibile la creazione di uno Stato palestinese. Alcuni ministri israeliani hanno chiesto addirittura che la popolazione di Gaza venga concentrata in una piccola area o reinsediata in altri Paesi.
Anand ha evidenziato le preoccupazioni relative alla governance palestinese nel suo discorso a decine di suoi omologhi riuniti a New York.
L’Autorità Nazionale Palestinese controlla attualmente parti della Cisgiordania attraverso il partito Fatah mentre Hamas governa a Gaza. Nessuno dei due territori ha tenuto elezioni dal 2006 e i sondaggi del think tank anticorruzione Aman Coalition hanno rilevato diffuse preoccupazioni sulla sregolatezza in entrambi i governi.
Anand ha affermato che Hamas, classificato come entità terroristica dal Canada, non può avere un ruolo nel governo di uno Stato palestinese. e che l’Autorità Nazionale Palestinese deve intraprendere “le riforme globali necessarie per governare Gaza e la Cisgiordania”.
Intanto la situazione a Gaza è sempre più disperata e il numero dei bambini – ma non solo loro – morti per denutrizione sta aumentando vertiginosamente. È proprio a questo proposito Anand ha anche annunciato anche finanziamenti per gli aiuti ai palestinesi di Gaza. “Affinché questi aiuti essenziali raggiungano chi ne ha bisogno, ai partner umanitari deve essere garantito un accesso sicuro e senza ostacoli ai civili di Gaza”, ha affermato Anand.
Ma Benjamin Netanyahu nega l’evidenza. Il Primo Ministro israeliano ha dichiarato domenica che solo una quantità “minima” di aiuti è consentita nel territorio, e ha respinto le affermazioni di numerose organizzazioni internazionali secondo cui a Gaza è in corso una carestia.
La Anand ha infine chiesto ad Hamas di rilasciare i suoi ostaggi e a Israele di fermare “l’incessante espansione degli insediamenti” in Cisgiordania. “La pace non riguarda solo confini e accordi. Riguarda anche storie condivise e comprensione che umanizzino tutte le parti e promuovano la fiducia”, ha concluso Anand (nella foto in alto).