Canada

G7 Finanze, obiettivo rilancio dei rapporti

TORONTO – I dazi doganali possono rappresentare un’opportunità per rilanciare i rapporti messi a dura prova negli ultimi mesi. Ne è convinto François-Philippe Champagne, che ieri ha fatto gli onori di casa a Banff con i lavori del vertice dei ministri delle Finanze G7 che sono entrati nel vivo, dopo le foto di rito di martedì. Certo, ha ribadito il ministro delle Finanze canadese, la guerra delle tariffe rappresenta un duro colpo nelle relazioni tra tutte le economie del G7 e le differenze e le divisioni rimangono. Ma allo stesso tempo il dover discutere dei rapporti commerciali da posizioni così lontane può costituire un’occasione per limare le differenze, aggredire le incongruenze commerciali e in definitiva rafforzare gli obiettivi comuni.

“Non possiamo certo negare che i dazi hanno portato delle tensioni – ha dichiarato Champagne – ma allo stesso tempo attorno al tavolo dobbiamo trovare unità d’intenti e di obiettivi”. Anche perché, in vista del vertice G7 tra capi di Stato e di governo di metà giugno, i ministri delle Finanze devono muoversi attraverso un percorso ad ostacoli che passa attraverso i dazi e i contro dazi, la guerra in ucraina, le sfide lanciate dall’intelligenza artificiale – con tutte le ripercussioni che questa può avere sul mondo del lavoro – e più in generale la sicurezza commerciale ed economica.

Ecco allora che è fondamentale la volontà di andare avanti nel pieno rispetto delle diversità, come peraltro ha rimarcato il segretario americano al Tesoro Scott Bessent. Al vertice di Banff, che si concluderà oggi con un comunicato finale, sono presenti anche tutti i governatori delle Banche centrali dei Paesi G7 – Usa, Canada, Italia, Francia, Germania, Giappone, Inghilterra – oltre a Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea, Valdis Dombrovskis, Commissario europeo per gli Affari economici e Kristalina Georgieva, direttrice generale del Fondo Monetario Internazionale.

Insomma, si cercano soluzione anche attraverso la partecipazione di organismi sovranazionali che in qualche modo possano fare da cuscinetto alle tensioni tra i vari Stati, con il Canada che sta subendo gli effetti delle strategie protezionistiche inaugurate dal presidente americano Donald Trump e con gli Stati europei che stanno preparando un pacchetto di ritorsioni commerciali contro i dazi imposti al Vecchio Continente dall’inquilino della Casa Bianca.

“Tutti – ha concluso Champagne – capiscono che la capacità fiscale dei paesi è più limitata dopo il Covid. Abbiamo grandi cose da fare per quanto riguarda la difesa, le infrastrutture, le abitazioni”.

“Quindi la mia missione come presidente di turno dei Paesi G7 è davvero quella di assicurarmi che possiamo lavorare insieme, rimuovere l’incertezza che stiamo vedendo, l’instabilità che abbiamo visto nel mercato e concentrarci su misure di crescita che saranno vantaggiose per tutti noi”.

In alto: foto di gruppo per i ministri delle Finanze e per i governatori delle Banche centrali dei Paesi G7 a Banff (foto: G7 Canada)

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