Ontario

Ford: “Al vaglio un tunnel autostradale sotto la 401”

TORONTO – Un tunnel autostradale lungo 60 chilometri sotto la 401. È questo l’ambizioso piano annunciato ieri da Doug Ford, un progetto allo stadio embrionale del quale mancano dettagli concreti – costi e tempi di costruzione – ma che è destinato a entrare con prepotenza nel dibattito politico. E se le opposizioni bollano come “ridicolo” il progetto del premier dell’Ontario, il governo è pronto ad andare avanti per la sua strada, iniziando i primi studi riguardanti la fattibilità del piano e le prime valutazioni sull’impatto ambientale. Stando a quanto annunciato ieri da Ford, il tunnel autostradale – rigorosamente costruito sottoterra – dovrebbe estendersi lungo alcune delle strade più congestionate nella provincia a nord della città di Toronto, partendo da oltre Brampton e Mississauga a ovest fino a oltre Markham e Scarborough a est.

“Il problema degli ingorghi dell’Ontario – ha detto il premier – sta lasciando il pendolare medio dell’area di Toronto bloccato nel traffico per 98 ore all’anno, sottraendo tempo prezioso che sarebbe meglio speso con la famiglia, gli amici e i propri cari, e sta costando alla nostra economia 11 miliardi di dollari ogni anno solo nella GTHA”. “L’annuncio di oggi è l’ultimo passo del nostro piano da quasi 100 miliardi di dollari per affrontare questo ingorgo costruendo ed espandendo autostrade e trasporti, tra cui la Highway 401, la Bradford Bypass e la Highway 413, in modo da poter far muovere nuovamente persone e merci in tutto l’Ontario”.

Negli studi preliminari, garantiti dal Ministero dei Trasporti, dovranno essere esaminate varie opzioni per aumentare la capacità della Highway 401, compresi i potenziali percorsi all’interno del diritto di passaggio esistente, il numero di corsie, la lunghezza e il numero e la progettazione degli svincoli che si collegano ad altre autostrade, esaminare le migliori pratiche di progetti simili in altre giurisdizioni e condurre test iniziali di perforazione del suolo per migliorare la comprensione della geologia del percorso e del suo impatto sulla progettazione e la costruzione.

Inoltre, la provincia avvierà consultazioni significative con le comunità delle First Nations sul potenziale progetto.

Nel caso in cui la Provincia dovesse davvero andare avanti con il progetto, con i suoi 60 chilometri il tunnel proposto da Ford diventerebbe il più lungo al mondo.

Secondo le opposizioni, l’annuncio di ieri rientra nella strategia del premier che avrebbe come obiettivo il voto anticipato, nella prossima primavera. A fornire peraltro un indizio a questa tesi è stato lo stesso premier conservatore, che ha escluso categoricamente il ritorno alle urne nel 2024, mentre si è lasciato scappare un “forse” alla domanda di un giornalista sulla possibilità del voto anticipato nel 2025.

“Si tratta di pura fantasia – ha chiosato la leader dell’Ndp Marit Stiles – il problema del traffico è reale ma non possiamo certo risolverlo con proposte senza senso come quella fatta oggi dal premier Ford”.

“Bisogna capire – ha dichiarato la leader liberale Bonnie Crombie – chi sarebbero i costruttori amici del premier a trarre beneficio da questo assurdo progetto”.

“Quando ho sentito questa proposta – ha fatto sapere Mike Schreiner, leader del Green Party – pensavo che si trattasse di una barzelletta, invece è tutto vero. Siamo di fronte a un piano che se realizzato avrà dei costi astronomici, mentre esistono degli strumenti molto più efficaci per ridurre la congestione stradale nella nostra Provincia.

In ogni caso, pur non essendoci una vera e propria tabella di marcia sui tempi, è evidente che un progetto di queste dimensioni richiederebbe moltissimi anni per la sua realizzazione, con un grosso punto interrogativo riguardante i costi da sostenere.

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