Continua la nostra serie di interviste ai candidati in lizza per l’elezione a sindaco di Toronto. I candidati sono 102 e non saremo in grado di dare a tutti loro la copertura che potrebbero desiderare. Proponiamo, ma non ci limitiamo, di intervistare candidati interessati che “i sondaggi” suggeriscono possano raccogliere almeno il 4% dei voti.
TORONTO – “Fatti, non parole”. È racchiuso in questo motto l’impegno di Brad Bradford. L’urbanista, che dal 2018 rappresenta Ward 19 Beaches – East York a City Hall e che dall’anno scorso è presidente della planning and housing committee, punta alla poltrona di sindaco con la convinzione che snellire la burocrazia e far seguire alle promesse le azioni in modo celere sia la direzione da intraprendere per far funzionare Toronto. E nella sua piattaforma trova posto un piano per aumentare la sicurezza pubblica nella Toronto Transit Commission (TTC), una nuova agenzia per rispondere alle crisi di salute mentale, un commissario per la riduzione della congestione del traffico in città. Ed ancora la lotta al crimine e alloggi a prezzi accessibili. Bradford, intervistato dalla redazione del Corriere Canadese, ha illustrato le sue priorità programmatiche.
A proposito di priorità, cosa pensa di fare nei primi cento giorni da sindaco?
“Abitazioni a prezzi accessibili e rendere le comunità più sicure. Sarò un sindaco intraprendente, risoluto, non perderò tempo a mettere in atto i cambiamenti necessari per i residenti di Toronto. Il costo di affitti e mutui sono alle stelle, come mai prima d’ora. C’è un enorme gap tra la domanda e l’offerta, la burocrazia frena la possibilità di avere più alloggi per più persone. Semplificherò il processo, sbloccherò i terreni pubblici e mi assicurerò che verranno messe a disposizione più abitazioni il più velocemente possibile. Sull’altro fronte ci sono le tasse sulla proprietà. Noto negli altri candidati in queste elezioni una mancanza di trasparenza, di onestà su come pagheranno per tutte le promesse che stanno facendo. Penso che con Olivia Chow i residenti si possano preparare all’aumento a due cifre dell’imposta sulla proprietà, la vita diventerà più cara, le persone semplicemente non possono permetterselo. I tassi di interesse dei mutui sono aumentati, l’affitto è alle stelle. Io mi prendo l’impegno di mantenere le tasse sulla casa al tasso dell’inflazione. Dobbiamo andare avanti con i progetti di costruzione, con le gare d’appalto qui in città, dobbiamo aprirle a più lavoratori, creare più posti di lavoro, più competizione e questo ci farà risparmiare centinaia di milioni di dollari all’anno. La mia stima è di $ 200 milioni all’anno ma secondo un rapporto di ieri di Cardus potremmo arrivare a risparmiare $ 347 milioni all’anno che possiamo investire nel TTC e in altri servizi importanti. Non c’è onestà verso i cittadini nel non far presente da dove arriveranno i soldi per le promesse fatte. Olivia Chow potrebbe aumentare le tasse sulla proprietà fino al 20% e i residenti non possono permettersi questo. Oltre ad alloggi a prezzi accessibili mi focalizzerò sulla sicurezza”.
Cosa ha intenzione di fare per rendere più sicuro il sistema dei trasporti pubblici di Toronto?
“Fin dal primo giorno in ufficio mi impegnerò a migliorare la sicurezza sul TTC. Innanzitutto andrò avanti con le porte sul bordo della piattaforma nelle nostre cinque stazioni della metropolitana più trafficate. Abbiamo parlato di questo per oltre un decennio e non abbiamo fatto nulla perché è costoso ed abbiamo oltre 70 stazioni metro nel sistema ma basterebbe iniziare da quelle più trafficate. Prendo la TTC quasi ogni giorno e leggo la paura sul volto delle persone, tutti sono con le spalle contro il muro perché non c’è lo 0% di possibilità che tu possa finire sui binari. Porterò poliziotti speciali e agenti di polizia aggiuntivi nelle stazioni che hanno problemi per far sì che le persone tornino a usare il trasporto pubblico, affinché si sentano al sicuro. Ma riconosco che questa non è l’unica risposta, ci sono più di 20 diverse agenzie sociali che forniscono supporto per la salute mentale, a tossicodipendenti e senzatetto, e niente di tutto ciò è coordinato. Istituirò un’agenzia per coordinare tutti i servizi sociali in modo che le persone possano ottenere l’aiuto quando e dove ne hanno bisogno. Infine quello del servizio cellulare è stato un terribile accordo stipulato più di dieci anni fa. Mi assicurerò che indipendentemente dall’operatore tutti abbiano bisogno dell’accesso al servizio telefonico per la sicurezza ma anche perché per le persone è importante”.
Il traffico a Toronto è caotico, in centro è un vero e proprio incubo. Cosa ha intenzione di fare per alleviare i problemi della circolazione sulle strade?
“C’è stata una tale disconnessione con il municipio nel riconoscere i problemi che devono affrontare i cittadini, il fatto è che sembra che i politici e il municipio stiano alzando bandiera bianca, si siano arresi. Sembra che tutti dicano solo ‘ehi, è il prezzo che si paga per vivere in una grande città, accettalo’. C’è molto traffico e abbiamo la statistica non invidiabile di essere la città con il ritorno in ufficio più lento del Nord America. Qual è il motivo numero uno per cui le persone non stanno tornando al lavoro? Un’ora e mezza per arrivarci e un’ora e mezza per tornare a casa significa stare molto tempo lontano dalla propria famiglia. È ora che prendiamo sul serio gli ingorghi e smettiamo di ignorarli, quindi già dal primo giorno assumerò un commissario per la riduzione della congestione, l’unico compito di questa persona sarà quello di dare una risposta coordinata e ponderata a tutti i problemi di gestione del traffico in città. Ridistribuirò anche 200 parking enforcement officer durante l’ora di punta nei nostri 50 incroci più trafficati, metà dei quali saranno in periferia, per far scorrere il traffico perché non c’è niente di più frustrante che rimanere fermi a un semaforo verde perché c’è un’auto che blocca il traffico. Si tratterà di usare gli agenti per far circolare il traffico piuttosto che comminare multe e questo è un piano che fa già parte delle nostre risorse, non è nuovo, si tratta solo di fare un migliore uso del tempo delle persone per ottenere risultati migliori per la città. Inoltre per quel che riguarda i progetti infrastrutturali velocizzerò i lavori sulla Gardiner. C’è un caos assoluto laggiù, possiamo portare a termine quel progetto almeno due anni prima risparmiando anche denaro che può essere investito, ad esempio, in alloggi a prezzi più economici”.
Parliamo di piste ciclabili, spesso oggetto di pareri discordi. Qual è la sua opinione in proposito?
“Ci sono alcune piste ciclabili in città che penso funzionino davvero bene, altre che invece no. Nessuno nel mondo indica Toronto come esempio per le piste ciclabili. Non penso che abbiamo fatto un lavoro particolarmente buono e date le sfide, specialmente con i lavori di costruzione che stiamo affrontando in questo momento, ha senso prendere in esame quelle che non funzionano e vedere come possiamo migliorarle. Prendiamo ad esempio Richmond e Adelaide, che tra l’altro Saunders vuole eliminare, queste sono le uniche strade est/ovest della città che funzionano bene. Il problema con Richmond e Adelaide in questo momento, è che stiamo spendendo $ 40 milioni per mettere le rotaie per il tram di Queen Street – che è chiusa per la costruzione dell’Ontario Line – su Richmond e Adelaide. Il mio piano è di avere un corridoio di transito accelerato su King Street. Abbiamo già apportato le modifiche per rendere i trasporti una priorità, introducendo più tram sulle uniche strade che funzionano effettivamente in centro, quindi questo è un approccio di buon senso che farà risparmiare $ 40 milioni che possiamo usare per altre priorità”.
Come pensa di riportare la stabilità finanziaria a City Hall?
“Il nostro budget è schizzato alle stelle, è aumentato di 3 miliardi e mezzo di dollari in quattro anni. Dal 2018, i quattro anni in cui ho ricoperto la carica di consigliere, credo che il nostro budget operativo annuale fosse di circa $ 13 miliardi. Tante cose sono cambiate, abbiamo avuto una pandemia ma ora è finita. I nostri due maggiori fattori di costo sono i centri di accoglienza e il sussidio dei trasporti, abbiamo speso oltre $ 1 miliardo all’anno per sovvenzionare il TTC. Va notato che due terzi delle entrate del TTC provengono dalle tariffe degli utenti e non c’è nessun altro sistema in Nord America che abbia un livello così alto di costi operativi generati dalle tariffe. Da quando il numero dei viaggiatori è diminuito abbiamo dovuto affrontare un enorme divario per assicurarci che i treni continuino a funzionare in orario e quindi abbiamo il servizio di cui abbiamo bisogno ma non abbiamo le entrate in arrivo perché non ci sono passeggeri. Farò pressione sui governi provinciale e federale affinchè immettano denaro per i trasporti, cosa che non fanno da decenni. Non possiamo assumerci il peso di tutte le decisioni degli altri governi, che si tratti di sovvenzioni per l’immigrazione, dei rifugiati o altro. In termini di gestione fiscale, stimo $200 milioni all’anno, numero che deriva dall’osservazione dei risparmi a Hamilton, nella Peel Region, nella Waterloo Region. Ci sono molte opportunità per fare meglio”.
Come pensa di controllare l’aumento del crimine nella città?
“I crimini sono in aumento, i furti di auto sono in salita. La realtà è che quando avevamo il sindaco David Miller nel 2003 disponevamo di 700 agenti in prima linea in più di oggi. Ma adesso la popolazione della città è salita di milioni, quindi il rapporto tra poliziotti e popolazione si muove nella direzione sbagliata. Abbiamo meno poliziotti rispetto a Montreal e Vancouver, London, sicuramente alle città più grandi negli Stati Uniti. E non dimentichiamo che ci sono più di 1500 delinquenti violenti su cauzione nella città di Toronto in questo momento che nessuno sta controllando. Gli aumenti inflazionistici sul budget della polizia significano effettivamente che gli agenti non vengono rimpiazzati quando vanno in pensione. Nel budget di quest’anno ho sostenuto un aumento di $ 48 milioni al budget della polizia per aggiungere altri agenti di prima linea, ma questo è il primo passo verso investimenti aggiuntivi per colmare il divario, ne abbiamo bisogno. Ma c’è anche da dire che la polizia ha bisogno di cambiare, la sicurezza della comunità deve migliorare. Il 40% delle chiamate a cui rispondono gli agenti probabilmente dovrebbe essere gestito da qualcun altro che ha una formazione più specifica per quel tipo di chiamate, quindi abbiamo organizzato programmi in tutta la città con squadre mobili di risposta alle crisi: inoltre così facendo si allevia anche la pressione sugli agenti di polizia che si possono quindi concentrare sul loro lavoro in prima linea. Servono più investimenti nella polizia, investimenti aggiuntivi e altri servizi che aiutino ad affrontare i problemi della salute mentale e dell’uso di droghe”.
Secondo lei John Tory è stato un buon sindaco?
Ho lavorato a stretto contatto con Tory, penso che abbia davvero unito tutta la città che usciva dalla leadership di Rob Ford, ha portato stabilità a Toronto. Le persone hanno apprezzato molto il suo servizio, il modo in cui ha creato consenso”.
Nelle foto in alto e qui sopra, Brad Bradford nella nostra redazione per l’intervista, insieme all’editore Joe Volpe ed allo staff del Corriere Canadese e del Correio Canadiano
(intervista realizzata in collaborazione con Francesco Veronesi e Marzio Pelù)
ENGLISH VERSION: Toronto Mayoral Elections, Bradford: “I will follow up on promises with facts”