Canada

Difesa, le spese militari al 2 per cento entro marzo

TORONTO – Il governo canadese raggiungerà l’obiettivo del 2 per cento del Pil per le spesi militari entro la fine di questo anno fiscale, quindi marzo 2026. Lo ha annunciato ieri Mark Carney (nella foto sopra / Twitter X – Carney), con una mossa che rappresenta una clamorosa inversione di tendenza non solo rispetto al governo guidato per dieci anni dal suo predecessore Justin Trudeau, ma anche dalle promesse fatte dallo stesso ex governatore di Bank of Canada durante la campagna elettorale.

Con il precedente primo ministro, l’esecutivo federale si era impegnato a rispettare gli obiettivi fissati dalla Nato – destinare il 2 per cento del Prodotto interno lordo alla Difesa – entro il 2032. Carney, nella sua tabella di marcia, aveva ricalibrato i calcoli, fissando nel 2030 la data realistica entro la quale il nostro Paese avrebbe raggiunto l’obiettivo prefissato dall’Alleanza Atlantica.

“Accelereremo ulteriormente i nostri investimenti negli anni a venire, coerentemente con il rispetto dei nostri nuovi imperativi di sicurezza”, ha annunciato Carney durante un discorso alla Munk School di Toronto. “Faremo in modo che ogni dollaro sia investito con saggezza, anche dando priorità alla produzione e alle catene di approvvigionamento made in Canada”, ha aggiunto.

“In un mondo sempre più pericoloso e diviso, il Canada deve affermare la sua sovranità. Quest’anno ci procureremo rapidamente nuove attrezzature e tecnologie, rafforzeremo la nostra capacità industriale nel settore della difesa e rispetteremo il nostro impegno della Nato in materia di difesa. Il Canada coglierà questa opportunità con urgenza e determinazione”.

Parte del piano di spesa di Carney include la partecipazione del Canada al programma ReArm Europe da 234 miliardi di dollari, un impegno che è stato evidenziato durante il Discorso dal Trono alla fine del mese scorso. Il primo ministro ha aggiunto che aiuterà a diversificare i fornitori militari del Canada con “partner europei affidabili”.

“Non dovremmo più inviare tre quarti della nostra spesa in conto capitale per la difesa all’America”, ha detto Carney durante il suo discorso.

“Il nostro obiettivo fondamentale in tutto questo è proteggere i canadesi, non soddisfare i contabili della Nato”, ha dichiarato Carney. L’investimento per il 2025-26 sarà di oltre 9 miliardi di dollari.

Nel piano – come recita una nota stampa del PMO – prevede – “una migliore retribuzione per le forze armate canadesi, migliori reclutamenti e fidelizzazione e investimenti per supportare la prontezza operativa, la manutenzione della flotta, la sicurezza e i requisiti infrastrutturali”. Con questo, “nuovi aerei, veicoli armati e munizioni, nonché sostegno a progetti attualmente in corso. Sviluppo di nuovi droni e sensori per monitorare i fondali marini e l’Artico. Riparazione e manutenzione di navi, aeromobili e altri beni esistenti. Più finanziamenti per l’assistenza sanitaria e personale per il personale delle Forze Armate”.

Il governo canadese inoltre punta a “rafforzare la capacità industriale della difesa del Canada, sviluppare capacità nell’intelligenza artificiale, nel cyber, nella quantistica e nello spazio, investire su una infrastruttura digitale moderna e sicura”.

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