Canada

Dazi, lo stallo preoccupa

TORONTO – È ancora stallo sul fronte dazi. A partire da lunedì, tutte le contro tariffe attivate dal governo federale in risposta ai dazi voluti dall’amministrazione americana sono stati annullati, al netto di quei prodotti che già rientrano negli accordi del trattato di libero scambio Cusma. A Ottawa l’immobilismo dell’inquilino della Casa Bianca Donald Trumo preoccupa e anche parecchio.

Il primo ministro Mark Carney si aspettava una rapida de-escalation della crisi commerciale: un gesto, un segnale dal presidente americano, che fino a questo momento non è arrivato. Certo, negli incontri della scorsa settimana a Washington – dove tre ministri canadesi hanno incontrato le controparti statunitensi – è emersa una generale soddisfazione da parte della presidenza Usa sulla decisione di Ottawa. Ma da quel momento non è arrivato alcun gesto concreto che vada nella direzione di una potenziale normalizzazione dei rapporto tra il Canada e gli Stati Uniti.

A Ottawa ora ci si interroga cosa fare nell’immediato futuro. Il Canada infatti è uno dei pochissimi alleati occidentali che non ha ancora raggiunto un accordo con Washington sui dazi. Alle porte, nei primi mesi del 2026, c’è anche l’avvio della trattativa per il rinnovo del trattato Cusma, e alcuni analisti hanno già indicato come il negoziato sarà in salita, se nel frattempo i due Paesi non avranno messo da parte le divergenze sul nodo tariffe.

Nel frattempo una nuova rilevazione della Nanos pubblicata ieri mette in luce come la fiducia dei consumatori in Canada sia ancora bassissima. Molti, troppi gli elementi che vanno ad alimentare una percezione molto negativa delle proprie capacità di spesa, almeno per il campione intervistato: non è solo la guerra commerciale con gli Stati Uniti a pesare come un macigno, ma anche la crisi abitativa, l’aumento del costo delle vita e le incertezze legate alla volatile situazione internazionale. Tutti fattori che fanno da zavorra e fanno sprofondare la fiducia dei consumatori.

Intanto l’ufficio del primo ministro ha annunciato ieri una riunione di due giorni del governo a Toronto su due fronti caldi: quello dei grandi progetti di carattere nazionale che dovranno essere stabiliti per incanalare investimenti pubblici e dare fiato all’economia e quello della crisi abitativa.

“Oggi – si legge nella nota stampa dell’esecutivo – il primo ministro Mark Carney ha annunciato che terrà un Forum di Pianificazione del §governo nella Greater Toronto Area dell’Ontario, dal 3 al 4 settembre 2025. In un panorama globale in rapida evoluzione, il nuovo governo canadese si concentra sulla costruzione di un’economia più forte, che rafforzi la nostra collaborazione con partner commerciali e alleati affidabili in tutto il mondo, sia più resiliente agli shock globali e crei maggiore certezza, sicurezza e prosperità per tutti i canadesi”.

“Il Forum – prosegue il comunicato stampa – si concentrerà sulle priorità economiche autunnali del governo: accelerare i progetti infrastrutturali per la costruzione di una nazione (anche attraverso il nuovo Ufficio Grandi Progetti), riportare il governo nel business della costruzione di case a prezzi accessibili con il lancio di Build Canada Homes, rilanciare le industrie della difesa canadesi e garantire che i settori più colpiti dai dazi statunitensi abbiano le risorse necessarie per riorganizzare e diversificare i loro mercati. Il Forum farà anche avanzare l’inizio dei preparativi del Canada per il processo di revisione del Cusma.

In alto, il primo ministro Mark Carney (foto: X – Carney)

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