Dalla fine dell’era Trudeau alla guerra delle tariffe: 12 mesi di fatti in Canada
TORONTO – Il 2025 è stato per il Canada un anno di trasformazioni storiche, segnato da una crisi politica senza precedenti, una stagione di incendi devastante e un nuovo corso nella leadership nazionale. Ecco i principali eventi che hanno caratterizzato l’anno.
Politica: L’era Mark Carney e le elezioni anticipate.
Dimissioni di Justin Trudeau: L’anno è iniziato con le dimissioni di Justin Trudeau a gennaio, dopo quasi un decennio come primo ministro. La sua leadership, indebolita da bassi consensi e tensioni interne, ha aperto la strada a una competizione per la guida del Partito Liberale.
Mark Carney eletto leader: A marzo, Mark Carney, ex governatore della Banca del Canada e della Banca d’Inghilterra, vince la leadership liberale con un ampio margine, diventando primo ministro il 14 marzo 2025 senza aver mai ricoperto un incarico elettivo.
Elezioni anticipate: Carney indice le elezioni federali anticipate per il 28 aprile 2025. La campagna è dominata da questioni interne come il costo della vita e dalla retorica anti-Trump, che ha di fatto monopolizzato il dibattito.
Vittoria di minoranza: I liberali realizzano una rimonta storica nei sondaggi, vincendo le elezioni con 169 seggi e formando un governo di minoranza. I conservatori di Pierre Poilievre ottengono 144 seggi.
Emergenza Ambientale: Incendi e Clima
Seconda peggiore stagione di incendi: Il 2025 è stato classificato come il secondo anno più distruttivo della storia canadese per gli incendi boschivi, con oltre 8,9 milioni di ettari bruciati. Le province più colpite sono state B.C. e Manitoba.
Siccità e Agricoltura: L’85% del Paese ha sofferto di condizioni di siccità anomala, portando molte municipalità nelle Praterie a dichiarare lo stato di disastro agricolo.
Eventi estremi: Un grave ice storm (tempesta di ghiaccio) ha paralizzato l’Ontario e il Quebec a fine anno, causando molti blackout.
Gestione Migratoria: Le autorità canadesi hanno intensificato i controlli ai confini, respingendo migranti verso gli Stati Uniti in seguito a una serie di arresti in Quebec.
Guerra Commerciale tra Canada e Stati Uniti
Il secondo mandato di Donald Trump ha portato a un rapido deterioramento delle relazioni commerciali tra i due Paesi, fino a una vera e propria guerra tariffaria.
L’inizio delle ostilità: Il 1° febbraio 2025, l’amministrazione Trump annuncia dazi generalizzati del 25% sulla maggior parte delle merci canadesi e del 10% sull’energia.
Contromisure canadesi: Il Canada risponde immediatamente, imponendo a sua volta dazi del 25% su 30 miliardi di dollari di prodotti statunitensi, per poi espandere la lista a 155 miliardi di dollari di merci, inclusi veicoli e prodotti agricoli, a marzo.
Impatto economico ed “Elbows Up”
La guerra commerciale ha un impatto significativo sull’economia canadese, rallentando la crescita e – soprattutto – aumentando un pesante clima d’incertezza. La reazione popolare porta al diffondersi del movimento “Elbows Up”, che ha promosso il boicottaggio dei prodotti statunitensi per sostenere le imprese locali, con risultati alterni
Negoziati in corso: A settembre, il Canada rimuove la maggior parte delle contromisure tariffarie in segno di buona volontà, ma i dazi su acciaio, alluminio e automobili rimangono in vigore, mentre i negoziati per il rinnovo dell’accordo commerciale proseguono in un clima di tensione. Su questo, ne riparleremo nel 2026.
In alto, il primo ministro Mark Carney

