Cultura

Nuova statua della Spigolatrice
di Sapri: è polemica

SAPRI (Salerno) – «Me ne andava al mattino a spigolare / quando ho visto una barca in mezzo al mare»… A molti dei nostri lettori questi versi risveglieranno ricordi patriottici e/o scolastici: si tratta dell’incipit della poesia di Luigi Mercantini “La spigolatrice di Sapri”, dedicata alla sfortunata impresa di Carlo Pisacane, che pochi anni prima di Garibaldi cercò senza successo di fomentare una rivolta antiborbonica nel Regno delle Due Sicilie sbarcando a Sapri con i trecento “giovani e forti” cui allude la canzone (che però, a onor del vero, erano per la maggior parte delinquenti comuni liberati dal penitenziario di Ponza, non propriamente patrioti).

Mercantini racconta l’episodio dal punto di vista di una contadina che, andata a “spigolare” (cioè raccogliere il grano), decide di unirsi all’insurrezione.

Fino a qualche decennio fa questa poesia veniva fatta imparare a memoria in qualsiasi scuola elementare italiana; oggi come oggi suona forse un po’ troppo retorica, ed è stata progressivamente accantonata.

Almeno a Sapri, però, il ricordo della spigolatrice è ancora ben vivo, e il 25 settembre la cittadina salernitana ha inaugurato una nuova statua a lei dedicata, opera dello scultore Emanuele Stifano. Già nel 1994 era stata installata sullo scoglio di Scialandro (“il sito aumenta l’impalpabilità del personaggio”, si legge sul sito del comune) una statua della Spigolatrice, accovacciata a osservare il mare.

La nuova scultura, collocata in una posizione più centrale, è molto diversa: la donna è in piedi, nell’atto di voltarsi, e una brezza proveniente dal mare soffia sul suo vestito, mettendone in evidenza le forme – specificamente, il posteriore – con un panneggio delicato quanto rivelatore. Su questo dettaglio si sono soffermati in questi giorni la stampa nazionale, orde di commentatori social e l’artista stesso, accusato – non senza motivo, probabilmente – di perpetuare gratuitamente una rappresentazione sessista e oggettificata del corpo femminile; una minoranza prende invece le difese della statua, chiamando in causa (anche a sproposito) le ragioni dell’Arte, i nudi della scultura classica, il Cristo Velato.

Intanto la polemica ha se non altro il merito di aver fatto riparlare di un episodio eroico del Risorgimento e di una bella poesia, ancorché un po’ datata (nella quale, purtroppo, Mercatini non fornisce una descrizione fisica della spigolatrice, che avrebbe chiuso definitivamente la questione).

Nella foto, la nuova scultura della Spigolatrice di Sapri (photo credit: euronews.com)

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