Canada

Crisi dei Dazi, Mark Carney cerca la sponda in Europa

TORONTO – Il Canada è intenzionato a mantenere buoni rapporti con gli Stati Uniti, ma non si piegherà al ricatto dei dazi doganali. A ribadirlo è stato ieri Mark Carney, alla sua prima visita ufficiale all’estero da primo ministro, durante un viaggio lampo che ha visto il successore di Justin Trudeau a Parigi in mattinata e a Londra nel pomeriggio.

Gli incontri del leader liberale con il presidente francese Emmanuel Macron, con il premier inglese Keir Starmer e con il monarca britannico Carlo III sono serviti al primo ministro per lanciare un messaggio ben preciso a Donald Trump: il Canada è pronto ad affrontare con forza e determinazione le politiche protezionistiche inaugurate dall’inquilino della Casa Bianca. E per farlo, il governo canadese ha intenzione di rafforzare i rapporti commerciali con quelle altri Nazioni del blocco occidentale che a partire dal prossimo 2 aprile saranno colpite a loro volta dalle tariffe imposte da Washington.

Nella conferenza congiunta di apertura prima dell’incontro a Parigi con Macron, Carney ha sottolineato come il Canada e la Francia condividano gli stessi valori di sovranità, solidarietà e sostenibilità e di come, allo stesso tempo, debbano rafforzare i loro legami.

“Con lei, signor Presidente – rivolto a Macron – voglio assicurarmi che la Francia e l’intera Europa lavorino con entusiasmo con il Canada, il più europeo dei paesi non europei, determinato, come lei, a mantenere le relazioni più positive possibili con gli Stati Uniti”, ha detto Carney.

“Il Canada è un partner affidabile, degno di fiducia e forte della Francia, che condivide i nostri valori e li vive attraverso l’azione in quest’epoca di crisi economiche e geopolitiche”.

Carney ha sottolineato come il Canada e la Francia sappiano fin troppo bene che la cooperazione economica, non lo scontro, aiuterà a costruire economie forti.

Macron, da parte sua, ha definito il Canada un “amico unico” con una visione condivisa di libertà. Ha inoltre sottolineato una profonda partnership strategica per il commercio, la difesa, la protezione dell’ambiente e la creazione di nuove tecnologie. “Crediamo che il commercio equo e solidale che rispetta le regole internazionali sia una buona cosa per la prosperità di tutti ed è molto più efficace delle tariffe che semplicemente creano inflazione e distruggono l’integrazione delle nostre economie e della nostra catena di approvvigionamento”, ha affermato il presidente francese.

Carney, dopo il viaggio lampo, è tornato in Canada dove questa settimana dovrebbe chiedere alla governatrice generale Mary Simon di sciogliere la Camera per andare al voto anticipato.

In alto, il primo ministro Mark Carney con il presidente francese Emmanuel Macron (foto X, Macron)

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