Ontario

Covid fuori controllo,
oggi Doug Ford
annuncia la stretta

TORONTO – Nuova stretta in arrivo per frenare l’impennata dei contagi di Covid-19. Il governo provinciale dell’Ontario potrebbe annunciare oggi il nuovo giro di vite, di fronte a una curva epidemiologica che è tornata a correre prepotentemente negli ultimi 10 giorni, con i nuovi casi giornalieri sopra quota 2mila da una settimana e con i ricoveri in terapia intensiva che hanno segnato il nuovo record dall’inizio della pandemia.

Per ora non c’è nulla di certo ma ieri Doug Ford ha lasciato capire che l’esecutivo è pronto a intervenire.  “Avremo un annuncio domani (oggi per chi legge, ndr) – ha dichiarato il premier dell’Ontario – sono davvero molto preoccupato nel vedere questa impennata di casi. Sono inoltre preoccupato riguardo i dati sulle terapie intensive: dobbiamo essere vigili e in vista delle vacanze dei prossimi giorni invito ancora una volta la gente ad evitare larghi assembramenti e a seguire i protocolli e le linee guida elle autorità sanitarie”.

Sul tavolo della cabina di regia ci sono varie opzioni: si va da un nuovo, pesante lockdown generalizzato su scala provinciale, a interventi mirati alle varie regioni che fanno riferimento alle unità locali di sanità pubblica. Ma è pressoché certo che il governo non potrà permettersi, ancora una volta, di assumere un approccio attendista, perché il Covid – specialmente con le nuove varianti più contagiose e virulente del ceppo originario – si è già dimostrato capace di eludere le restrizioni utilizzate fino a questo momento.

E su questa linea continua anche la polemica politica a Queen’s Park, con la leader dell’Ndp Andrea Horwath sul piede di guerra per la decisione dei giorni scorsi da parte del governo di rimettere le mani nelle linee guida che caratterizzano il sistema a colori della provincia, con il sostanziale allentamento di numerose restrizioni.

Il premier e la ministra della Sanità Christine Elliott, dal canto loro, continuano a difendere con forza la linea del governo, sottolineando come tutte le decisioni di carattere sanitario siano state prese, sin dall’inizio della pandemia ci Covis-19, sulla base delle raccomandazioni del Chief Medical Officer David Williams e degli altri dirigenti sanitari a livello locale.

In ogni caso, ancora una volta, il governo è costretto a tornare sui suoi passi.

Dopo il duro attacco di lunedì da parte dell’associazione che rappresenta gli infermieri, ieri è arrivato anche l’affondo dell’Ontario Medical Association, che ha chiesto al premier di mettere in atto sin da subito nuove misure restrittive in vista della Pasqua, per evitare che nelle prossime settimane il contagio sia davvero fuori controllo.

E a dimostrazione che la situazione purtroppo stia precipitando arrivano i numeri spavento di Critical Care Services Ontario, che confermano come in questo momento ci siano 421 ricoverati Covid in terapia intensiva: un numero mai raggiunto dall’inizio della pandemia e che, se dovesse ancora crescere nei prossimi giorni, potrebbe mettere in ginocchio l’intero sistema sanitario provinciale.

Ma numerosi esperti, che chiedono a gran voce la nuova stretta da parte dell’esecutivo, mettono in guardia: anche se oggi Ford dovesse annunciare il giro di vite, i casi sono destinati a salire nei prossimi giorni, visto che ci vorrebbero almeno 10-14 giorni per vedere i primi concreti effetti delle nuove restrizioni.

Insomma, troppo poco e troppo tardi: una preoccupante constatazione che troppe volte ci ha accompagnato durante questa lunga ed estenuante pandemia di Covid-19.

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