Canada

Contro i roghi, risorse scarse e nuove strategie

TORONTO – Sono più di 200 gli incendi ancora attivi in tutto il Canada: la situazione e di estrema emergenza e diventa occasione di polemica politica in Ontario: mentre le fiamme divampano in diverse zone della provincia, l’opposizione ufficiale dell’NDP chiede al governo provinciale guidato da Doug Ford di revocare i tagli alla lotta contro gli incendi boschivi e di riconoscere la crisi del programma provinciale contro i “wildfires”.

“È devastante. Le persone sono costrette a fuggire dalle proprie case, intere comunità sono in crisi. La gente è spaventata, sfollata e respira fumo, ma il governo Ford è sparito dopo aver tagliato 42 milioni di dollari per la risposta agli incendi boschivi e quasi 4 milioni di dollari per la preparazione alle emergenze”, ha dichiarato ieri Marit Stiles, leader provinciale dell’NDP, traminte un comunicato stampa.

“Siamo profondamente grati ai soccorritori in prima linea, ai vigili del fuoco, alle squadre militari che lavorano 24 ore su 24 per proteggere vite umane. Ma non dovrebbe essere necessario l’intervento federale…” ha aggiunto Marit Stiles, riferendosi all’invio dei militari da parte del governo di Ottawa per far fronte alle evacuazioni delle comunità delle First Nations di Deer Lake, Sandy Lake e Webequie in Ontario.

Il ministro ombra per le Foreste, Guy Bourgouin, e la deputata provinciale Lise Vaugeois, invitano a loro volta il governo Ford a dare ascolto agli appelli dei vigili del fuoco in merito ai finanziamenti insufficienti. “I vigili del fuoco sono in prima linea a difendere le nostre comunità e le nostre risorse naturali con squadre a corto di personale ed attrezzature insufficienti”, hanno spiegato Bourgouin. “Ci mettono in guardia da anni dalla carenza di finanziamenti a livello di crisi. Il tempo stringe, il premier Ford deve ascoltare i vigili del fuoco e fare gli investimenti necessari per proteggere la nostra provincia”.

A lanciare l’allarme è anche Noah Freedman, vicepresidente dell’OPSEU (Ontario Public Service Employees Union) Local 703 e responsabile della Squadra Antincendio dell’Ontario. “Le comunità delle Prime Nazioni di Deer Lake, Sandy Lake e Webequie non avrebbero mai dovuto essere minacciate o evacuate. Questa mancanza di finanziamenti per il programma antincendio e di protezione della popolazione dell’Ontario è di esclusiva responsabilità del premier Ford. Abbiamo parlato personalmente con il personale del premier Ford e li abbiamo avvertiti per anni dell’imminente disastro; la popolazione dell’Ontario e le nostre comunità evacuate sono costrette ad affrontarne le conseguenze”, ha detto Freedman.

Un’altra questione è sollevata da Forests Canada, ente di beneficenza senza scopo di lucro che si occupa della salute a lungo termine dei paesaggi forestali e dell’economia del Canada: è la questione del “dopo” e di come cercare di prevenire, in futuro, simili situazioni di emergenza.

“Gli incendi boschivi stanno diventando più frequenti e gravi, le foreste vengono devastate e le comunità si trovano ad affrontare un rischio maggiore di incendi. Di conseguenza, abbiamo bisogno di nuove strategie di adattamento per la piantumazione di alberi e la gestione degli incendi”, ha scritto Forests Canada su Twitter X. Alcune possibili strategie, sottolinea Forests Canada, sono emerse nel corso di due eventi che hanno visto gli esperti confrontarsi sul tema: in entrambi i (recenti) “webinar”, è emerso che il successo del recupero dagli incendi boschivi richiede un approccio combinato che preveda la crescita di foreste diversificate e resilienti e la creazione di comunità adattate agli incendi.

“Il messaggio di entrambi gli eventi – si legge in un comunicato dell’ente, disponibile integralmente qui) – è stato chiaro: la ripresa dagli incendi boschivi deve andare oltre la piantumazione di alberi. Si tratta di un processo complesso, basato sul clima e culturalmente radicato, che richiede una visione a lungo termine, la scienza ed un coinvolgimento più profondo con le pratiche guidate dalle popolazioni indigene. Il successo dipende dalla nostra volontà di imparare da ogni incendio, di collaborare con sistemi di conoscenza e comunità diverse e di adattarci all’evoluzione del clima e dei regimi degli incendi”.

Nella foto in alto, un bosco colpito da un incendio (da Twitter X –  @forestscanada)

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