Canada

Continua la grande fuga dal Partito Liberale

TORONTO – Ministri, deputati, ex componenti dell’esecutivo, portaborse. Si allunga la lista di parlamentari del Partito Liberale che hanno deciso di non correre alle prossime elezioni federali. In tutto sono 35 gli mp grit che hanno annunciato la loro intenzione ad abbandonare la politica attiva. Un numero rilevante, se teniamo conto che alle ultime elezioni del 2021 il Partito Liberale aveva portato a Ottawa 160 rappresentanti, oggi ridotti a 153 dopo sette sconfitte in altrettante elezioni suppletive.

Vada come vada, a prescindere dall’esito del prossimo voto, siamo di fronte a un cambiamento significativo nella classe dirigente che ha guidato il partito negli ultimi 10 anni, a partire ovviamente da Justin Trudeau. Il leader liberale infatti resterà in carica alla guida del partito e del governo fino al prossimo 9 marzo, quando saranno annunciati i risultati della corsa alla leadership che incoroneranno, salvo imprevisti, Mark Carney nuovo leader e nuovo primo ministro del Canada.

Trudeau ha già annunciato che non si ricandiderà alla prossima tornata elettorale. Come lui, altri importanti esponenti del governo federale sono giunti al capolinea della loro avventura politica. Getterà la spugna, dopo tanti anni al governo, Anita Anand, attuale ministro dei Trasporti, con alle spalle importanti incarichi governativi con i portafogli del Tesoro e della Difesa, in passato tra i papabili per la sostituzione dello stesso Trudeau. Non si ricandideranno alle prossime elezioni anche Mary Ng, ministro del Commercio Estero e Arif Virani, ministro della Giustizia. È in procinto di lasciare la politica attiva anche Harjit Sajjan, ministro dell’Emergenza e in passato ministro della Difesa. Soraya Martinez Ferrada, entrata nell’esecutivo nell’ultimo rimpasto di governo nel ruolo di ministro per lo Sviluppo economico regionale del Quebec, si è dimessa dal governo lo scorso 10 febbraio per candidarsi alla poltrona di sindaco di Montreal. Anche Gudie Hutchings, ministro per lo Sviluppo economico rurale, non si candiderà alla prossima tornata elettorale, esattamente come la responsabile all’Hritage Pascale St-Onge. Non si candiderà nemmeno Nathaniel Erskine-Smith, attuale ministro responsabile per le Politiche Abitative.

Molto lunga anche la lista di parlamentari liberali che hanno lasciato il governo, confermando la loro intenzione a non ripresentarsi alle prossime elezioni, che però hanno mantenuto la carica di deputati fino alla fine di questa legislatura. Seamus O’Regan, ex ministro del Lavoro, ha lasciato la compagine governativa lo scorso luglio. Con lui hanno abbandonato l’esecutivo gli ex ministri Filomena Tassi, Marco Mendicino e Carla Qualtrough, seguiti a ruota dall’ex capogruppo alla Camera Sean Fraser. Non sarà della partita nemmeno Anthony Rota, ex Speaker della House of Commons, così come l’ex ministro dei Trasporti Omar Alghabra. Incerto il futuro di Pablo Rodriguez: l’ex ministro ha gettato la spugna per correre per la leadership del Partito Liberale del Quebec, ma non ha ancora confermato le sue intenzioni future in caso di sconfitta. Due deputati che avevano deciso di non correre avrebbe invece cambiato idea: si tratta di Helena Jaczek e Wayne Long

Alle prossime elezioni non ci sarà nemmeno John McKay, in parlamento da 27 anni visto che venne eletto per la prima volta nel 1997. Per lui, nove legislature.

In ordine cronologico, l’ultima deputata ad aver gettato la spugna è Jennifer O’Connell, che ha annunciato le sue intenzioni il 14 febbraio. Prima di lei, altri mp hanno deciso di non tornare di fronte all’elettorato canadese: in questa lista troviamo Churence Rogers, Brenda Shanahan, Marie-Claude Bibeau, Dan Vandal, Yves Robillard, Francis Drouin, Michael McLeod, Ken McDonald, Pam Damoff, Tony Van Bynen, Yvonne Jones, Emmanuel Dubourg, Joyce Murray, Lloyd Longfield, Ken Hardie.

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