Canada

Colpo di scena: scende l’inflazione, in calo aumenti di beni alimentari ma è caos mutui

TORONTO – Smentendo clamorosamente le aspettative della vigilia, scende l’inflazione in Canada. La conferma è giunta ieri dal rapporto mensile di StatCan che mette in luce come il costo della vita sia calato dello 0,1 per cento nel mese di febbraio, passando dal 2,9 al 2,8 per cento. La maggior parte degli economisti aveva già messo in cantiere una nuova impennata dell’inflazione che secondo le previsioni avrebbe dovuto sfondare di nuovo il muro del 3 per cento.

Ma quali sono stati i fattori che hanno rallentato l’aumento del costo della vita? Il primo indicatore decisivo è stato quello dei generi alimentari, che negli ultimi due anni ha viaggiato quasi sempre a una velocità doppia rispetto all’inflazione reale. Ebbene, lo scorso mese i beni alimentari hanno segnato un aumento su base annua del 2,4 per cento, quindi al di sotto dell’inflazione generale: è la prima volta dall’ottobre del 2021 che il costo del cibo aumenta meno velocemente dell’indice di inflazione.

Il rallentamento della crescita dei prezzi è stato generalizzato: a febbraio sono diminuiti i prezzi della frutta fresca (-2,6 per cento), della carne lavorata (-0,6 per cento) e del pesce (-1,3 per cento), mentre a febbraio hanno rallentato le altre preparazioni alimentari (+1,4 per cento), la frutta conservata e le preparazioni a base di frutta (+4,0 per cento), i prodotti cerealicoli (+1,7 per cento) e i prodotti lattiero-caseari (+0,6 per cento).

Il rallentamento della crescita dei prezzi è in parte attribuibile a un effetto dell’anno base, poiché gli alimenti acquistati nei negozi sono aumentati dello 0,7 per cento su base mensile nel febbraio 2023, a causa dei vincoli di approvvigionamento in un contesto meteorologico sfavorevole nelle regioni di coltivazione, nonché dell’aumento dei costi dei fattori di produzione.

Mentre la crescita dei prezzi dei generi alimentari sta rallentando, i prezzi continuano ad aumentare e rimangono elevati. Da febbraio 2021 a febbraio 2024, i prezzi degli alimenti acquistati nei negozi sono aumentati del 21,6 per cento.

Una spinta verso il basso – spiega Statistics Canada nel suo rapporto – è arrivata anche dal netto calo dei prezzi dei servizi legati a Internet e alla telefonia cellulare (rispettivamente meno 13,2 per cento e meno 26,5 per cento rispetto a dodici mesi fa).

Su base annua, i prezzi della benzina sono aumentati dello 0,8 per cento a febbraio, dopo un calo del 4 per cento a gennaio.

Su base mensile, i prezzi della benzina sono aumentati a febbraio (+4,0 per cento) a causa dell’aumento dei prezzi globali del greggio a seguito delle aspettative che alcuni paesi produttori di petrolio avrebbero esteso i tagli volontari alla produzione. Su base annua, i consumatori hanno pagato di più per i viaggi a febbraio (+4,8 per cento) rispetto a gennaio (+3,3 per cento) a causa della domanda stagionale di viaggi verso varie destinazioni negli Stati Uniti, in Messico e nei Caraibi.

A fare da contraltare alle buone notizie che arrivano dal carrello della spesa, ci pensano ovviamente i costi legati all’abitazione, ancora alle stelle per via dei tassi d’interesse record. Sempre su base annua, i costi dei mutui registrano un più 26,3 per cento, mentre gli affitti sono aumentati in un anno dell’8,2 per cento.

Ora resta da capire come si muoverà Bank of Canada di fronte a questi dati inaspettati. Da più parti viene chiesto di iniziare una progressiva politica di abbassamento dei tassi d’interesse, con gli analisti che si aspettano il primo taglio in tarda primavera. La Banca Centrale canadese ha sempre fissato nel 2 per cento l’obiettivo da raggiungere sul fronte inflazione e seppur lentamente ci stiamo avvicinando.

More Articles by the Same Author: