Ontario

Case di cura, la Fullerton non si scusa

TORONTO – Si è “assunta le sue responsabilità” ma non ha porto nessuna scusa.

Pochi giorni dopo che l’Ontario Long-Term Care Commission ha presentato al governo un rapporto, a dir poco imbarazzante, sulle case di cura a lunga degenza la ministra del LTC Merillee Fullerton ha suggerito che la causa della tragedia che si è consumata in queste strutture va ricercata nel ritmo lento della burocrazia governativa.

“Il governo non è riuscito a tenere il passo con il Covid nelle case di cura a lunga degenza – ha detto la ministra del LTC durante la conferenza di ieri – abbiamo cercato di muoverci velocemente ma il Covid era più veloce di noi”.

Il rapporto di 322 pagine della Long-Term Care Commission ha rilevato che il settore non era sufficientemente preparato per una pandemia e la situazione è stato aggravata dalla risposta lenta e reattiva della provincia quando è arrivato il virus. Non c’era nessun piano per proteggere i residenti delle LTC dalla pandemia che nella provincia ha ucciso finora 3.760 anziani.

Il rapporto ha rilevato che le ispezioni complete sono state condotte di persona raramente nei mesi precedenti l’inizio della pandemia e che i residenti spesso hanno ricevuto i risultati dei test per il Covid-19 per posta nei primi mesi della prima ondata, rendendoli praticamente inutili. Le morti sono diminuite solo alla fine di febbraio, dopo che la provincia è stata in grado di offrire la vaccinazione a tutto il personale e ai residenti.

In qualità di ministro responsabile del settore, Fullerton non si è scusata per i numerosi e dolorosi errori e negligenze che tra marzo 2020 e febbraio 2021, hanno portato a migliaia di morti nelle 626 case di cura a lunga degenza della provincia.

“Penso che collettivamente, come società, dobbiamo riflettere un po’ e capire perché ci è voluta una pandemia per affrontare i problemi di capacità e i problemi di personale nell’assistenza a lunga degenza”, ha detto quando le è stato chiesto se intendeva scusarsi. Problemi, ha ribadito, per risolvere i quali, i precedenti governi non hanno mosso un dito.

Fullerton ha aggiunto che il suo ministero ha raddoppiato da 8.000 a 16.000 il numero di operatori di supporto personale che si diplomeranno quest’anno e ha ribadito le promesse già fatte in passato di aumentare lo standard di cura in tutte le case, migliorare le norme per la prevenzione delle infezioni e le ispezioni.

“Mi assumo completamente la responsabilità del benessere dei residenti in assistenza a lunga degenza e del personale. E lo faccio insieme a tutte le altre entità che hanno lavorato 24 ore su 24 per affrontare, una pandemia contro un virus sconosciuto scoppiata una volta in cento anni”.

La ministra del LTC ha risposto a solo tre domande dei giornalisti ed è andata via nonostante altri reporter intendevano porle altri quesiti. Un portavoce dell’ufficio del premier ha poi giustificato il comportamento della Fullerton adducendo la fretta di andare via alla necessità di essere presente al Question Period poiché “sapeva che le domande di apertura sarebbero state rivolte a lei”. Nessuna spiegazione invece sulla tempistica della conferenza iniziata solo 25 minuti prima del Question Period.

La leader dell’NDP Andrea Horwath ha ribadito ancora una volta che Fullerton dovrebbe essere rimossa dal governo. “Ha lasciato che le persone morissero, piuttosto che parlare o agire. Fullerton deve dimettersi dal suo incarico di ministro dell’assistenza a lunga degenza oggi o essere licenziata dal signor Ford”, ha detto Horwath.

Lo scontro tra la ministra Fullerton e la leader dell’opposizione è continuato durante il Question Period quando la Horwath ha affermato che “i livelli di personale nella maggior parte delle case di cura a lunga degenza sono inferiori rispetto all’inizio della prima ondata della pandemia” ed ha criticato il governo per aver promesso di “aumentare lo standard di cura nelle case a quattro ore al giorno solo entro il 2025”. “Nessuno crede che questo ministro apporterà quei cambiamenti, che lei apporterà quei cambiamenti in Ontario, si dimetterà ora?”, ha chiesto un’agguerrita Horwath.

Per tutta risposta Fullerton ha definito le osservazioni della leader ndippina “incredibilmente ignoranti”, un’osservazione che poi ha dovuto ritrattare. “Se vuoi avere uno staff adeguato nell’assistenza a lunga degenza, se vuoi avere il supporto necessario per i residenti, devi effettivamente formare il personale, ed è esattamente quello che stiamo facendo – ha detto Fullerton – per arrivare a quattro ore di assistenza sono necessarie persone che vogliano lavorare nell’assistenza a lunga degenza, che siano preparate a lavorare nell’assistenza a lunga degenza”.

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