Canada

Tory primo partito, staccati Ndp e liberali

TORONTO – Mentre le elezioni provinciali si avvicinano a passi da gigante, secondo un nuovo sondaggio condotto da Leger per conto di Postmedia News tra il 25 e il 27 febbraio, i conservatori dell’Ontario sono in vantaggio nelle preferenze mentre l’NDP e i liberali sono teta a testa nella corsa per il secondo posto. Nelle intenzioni di voto i tory di Doug Ford sono al 39%. Gli Ndippini di Andrea Horwath e i Liberali di Steven Del Duca sono in parità, rispettivamente con il 27%. “Siamo praticamente a due mesi dal fischio d’inizio – ha affermato Andrew Enns, vicepresidente responsabile di Leger presso l’ufficio di Winnipeg – a partire da adesso si può già vedere a che punto si trovano i partiti in termini di preferenze”.

Ford sembra essere uscito dall’ultimo mese relativamente indenne – ha detto Enns – ma c’è ancora una dura campagna tra l’NDP e i liberali per guadagnarsi il ruolo di opposizione.

Dal sondaggio emerge che è più probabile che gli uomini – il 43% ha detto di voler votare per il Progressive Conservative – votino per Ford mentre Horwath è più popolare tra le donne che intendono dare la propria preferenza all’NDP (31%). Del Duca, invece, viene visto favorevolmente dal 26% dell’elettorato liberale di sesso maschile e dal 27% di quello femminile.

Questo mese, il Premier Ford è il leader di partito che raccoglie maggiori consensi (40%) seguito da Horwath che si piazza al secondo posto con il 39%.

Le preferenze degli elettori dell’Ontario non sembrano comunque ancora definitive: il 51% degli elettori che hanno affermato di voler votare i conservatori, il 61% degli elettori dell’NDP e il 65% di quelli liberali, dichiarano di non aver ancora preso una decisione finale. Una affermazione, questa, che mostra in modo lampante come i conservatori non siano immuni da un potenziale cambiamento nel loro sostegno e che esista il potenziale per una certa volatilità tra i liberali e l’NDP. Ne è convinto Enns che vede la campagna elettorale come l’ago della bilancia. “Uno dei temi più importanti nella mente degli elettori che si recheranno alle urne a giugno sarà probabilmente il modo in cui Premier Ford ha gestito l’allentamento delle restrizioni della pandemia”, ha affermato Enns. Il sondaggio ha rilevato che la grande maggioranza degli intervistati (59%) è d’accordo con la decisione del governo Ford di revocare le restrizioni, porre fine ai passaporti vaccinali e rimuovere i limiti di capienza per i luoghi pubblici. A non essere d’accordo è solo il 36%.

Di quelli che condividono la decisione del premier Ford, il 76% sono elettori conservatori, il 52% liberali e il 44% sono dell’NDP. Dal sondaggio emerge che ad essere maggiormente propensi alla revoca di gran parte delle misure sono gli uomini – ben il 63% – contro il 42% delle donne.

Il sondaggio ha anche valutato come la rimozione del passaporto vaccinale influirà sulla disponibilità degli intervistati a partecipare a determinate attività. La maggioranza ha affermato che tornerà al lavoro (67%) e si sentirà a suo agio a mangiare fuori al ristorante (54%).

Tuttavia, il 53% ha detto che si asterrà dalla partecipazione a eventi dove è presente una grande folla, oltre ad andare in una discoteca o in un bar.

Altro tema scottante che può far propendere per un partito o un altro è la questione Freedom Convoy. Il 71% delle persone interpellate ha dichiarato di essersi preoccupato per la sicurezza pubblica nelle città prese di mira dai camionisti, il 53% ha temuto che la protesta potesse diffondersi nelle loro comunità. Tuttavia, la grande maggioranza degli intervistati (68%) non ha mai creduto che il convoglio sarebbe riuscito a rovesciare il governo.

Il sondaggio ha rilevato che la maggior parte degli intervistati (51%) è rimasta scontenta dalla risposta data da Ford e dal governo provinciale durante l’occupazione di Ottawa da parte del convoglio dei camionisti. Il 56% è stato deluso dal primo ministro Justin Trudeau. Degli intervistati delusi dal governo dell’Ontario, il 64% erano elettori liberali e il 69% erano simpatizzanti dell’NDP. Solo il 33% era conservatore.

Nel frattempo, a sorpresa, la ministra della salute Christine Elliott ha annunciato che non si candiderà alle elezioni di giugno. “Sono profondamente grata per i miei 16 anni di vita pubblica gli ultimi condivisi con il premier Ford”, ha detto l’mpp di Newmarket-Aurora dal 2018. E di addio ha parlato anche l’mpp indipendente di Lanark-Frontenac-Kingston Randy Hillier eletto la prima volta nelle fila dei Tory nel 2007 ed espulso dal caucus nel marzo del 2019. A causa delle sue posizioni controverse su restrizioni e vaccini è stato più volte al centro di polemiche.

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