TORONTO – Negli ultimi cinque anni i livelli di spesa del governo federale pro capite hanno toccato livelli mai raggiunti nella storia canadese. A metterlo in luce è un rapporto presentato dal Fraser Institute che analizza la quantità di fondi pubblici investiti dall’esecutivo federale per ogni singolo cittadino: livelli record, appunto, che ovviamente hanno a che fare anche con il boom di intervento pubblico durante il picco della pandemia di Covid-19, che hanno portato all’elargizione di fondi, aiuti e investimenti per superare la crisi economica e sanitaria provocate dal coronavirus.
Secondo il Fraser Insitute, la spesa federale pro capite nel 2021 è di 13.571 dollari, che è il secondo più alto livello di spesa pro capite, corretto per l’inflazione, nella storia del Canada. Se dovessimo escludere la spesa correlata al Covid, la spesa pro capite è stata di 11.750 dollari nel 2021, che si classifica ancora come il secondo anno di spesa più alto nella storia canadese. In altre parole, la spesa legata al Covid non è la ragione per cui il 2020 e il 2021 sono i due anni più alti di spesa federale pro capite.
L’importo del 2021 rappresenta un aumento del 23,9 per cento rispetto ai livelli pre-pandemia (2019) ed è circa il 31,3 per cento superiore all’importo speso durante la recessione del 2009.
Inoltre, i quattro anni dal 2018 al 2021 sono i più alti livelli di spesa pro capite nella storia del paese. Per fare un paragone, il livello di spesa pro capite nel 2020 è stato superiore dell’85,9 per cento rispetto al livello di spesa per recessione del Primo Ministro Harper del 2009.
L’analisi mostra anche che la spesa pro capite per il 2022 – dove ancora mancano tutti i dati definitivi – sia prevista pari a quota 11.498 dollari. Sebbene ciò rappresenti un calo rispetto ai livelli del 2021, l’importo rimane storicamente elevato. In effetti, la spesa federale pro capite del 2022 è sulla buona strada per essere il terzo importo più alto nella storia canadese.
Il Fraser Insitute prevede che la spesa pro capite del 2022 aumenterà del 5 per cento rispetto ai livelli di spesa del 2019 e sarà superiore dell’11,3 per cento al livello di spesa pro capite durante la recessione del 2009. È anche superiore del 28,8 per cento rispetto alla spesa pro capite – con il calcolo che teine conto, ancora una volta, dell’inflazione – al culmine della seconda guerra mondiale nel 1943. Anche se il Canada non è più in recessione, sembra che la spesa continuerà a rimanere a livelli storicamente elevati.
Jake Fuss, direttore associato del Centre for Fiscal Studies presso il Fraser Institute, ha ipotizzato che l’aumento delle spese federali pro capite possa diventare una sorta di una nuova normalità.
“Mentre il Covid – si legge in una nota – ha causato difficoltà alle finanze pubbliche, la nostra ricerca mostra che il nuovo livello normale di spesa federale rimarrà vicino ai massimi storici, poiché la spesa pro capite nel 2022 sarà ben al di sopra dei livelli che abbiamo visto prima del Covid-19 e durante altri periodi di crisi come la recessione del 2009 o la seconda guerra mondiale”
È del tutto evidente, comunque, che i picchi di spesa pro capite da parte del governo sono influenzati, e anche pesantemente, dai fattori esterni. Una panoramica della spesa storica mostra picchi di spesa durante le due Guerre Mondiali.
Prima dello scoppio della Prima Guerra Mondiale, nel 1913, il governo canadese spendeva 724 dollari a persona. Nel 1916, nel bel mezzo della guerra, la spesa era di 1.582 dollari, cifra tagliata di circa il 50 per cento nel 1920, riportando la spesa ai livelli prebellici.
Il salto nella spesa della Seconda Guerra Mondiale fu considerevolmente superiore a quello della Prima Guerra Mondiale – e in seguito non tornò ai livelli prebellici. Nel 1938, il governo spendeva 951 dollari pro capite e, cifra lievitata a 8.928 dollari nel 1943.
Dopo il calo del 1948 (2.079 dollari), la spesa continuò a salire, raggiungendo 3.701 dollari nel 1962 e 4.736 dollari nel 1967. Pierre Trudeau portò la spesa nel 1982 a 8.899 dollari pro capite, con un aumento del 140 per cento in 20 anni.
Nella foto in alto, il primo ministro Justin Trudeau
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