Canada

Omicron, spunta
la sottovariante BA.2

TORONTO – Mentre ci sono segnali che indicano che l’ondata del ceppo del Covid-19 Omicron abbia raggiunto il picco in alcune parti del mondo, Canada incluso, l’attenzione degli scienziati è ora concentrata sulla sotto variante di Omicron BA.2 che si sta diffondendo rapidamente in almeno 47 Paesi. I contagi dovuti a questa sotto variante BA.2, designata “variante sotto inchiesta” dalla U.K. Health Security Agency (UKHSA), sono in aumento oltre che in Canada anche in India, Regno Unito, Francia, Danimarca, Svezia, Australia e Singapore.

Una variante, questa, che rappresenta una nuova minaccia: secondo i dati di cov-lineages.org sono complessivamente oltre 10mila i casi segnalati nel mondo.

Finora, stando alle informazioni della Public Health Agency of Canada (PHAC) 51 infezioni della variante BA.2 sono stati rilevati in Canada principalmente da viaggiatori internazionali. “Il virus si sta moltiplicando così tanto ora a livello globale che apparirà una nuova variante e ci sono già sotto varianti legate al ceppo Omicron – ha affermato il dottor Horacio Bach, esperto di malattie infettive presso l’Università della British Columbia – la variante Omicron di interesse, B.1.1.529, ha quattro sotto varianti: BA.1, BA.1.1, BA.2 e BA.3”.

“Tutti i virus mutano e hanno sotto varianti che hanno una composizione genetica diversa rispetto al ceppo originale ma hanno un’origine comune” ha affermato Levon Abrahamyan, virologo dell’Università di Montreal. Finora a livello globale, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), BA.1 rappresenta la stragrande maggioranza dei casi di Omicron. “Il lignaggio BA.2 ha molte somiglianze con BA.1 ma mostra differenze, comprese alcune mutazioni che possono influenzare la trasmissibilità, il rilevamento e forse la fuga immunitaria – ha affermato Anne Genier, portavoce del PHAC – le prime analisi suggeriscono che BA.2 ha un tasso di crescita maggiore rispetto a BA.1”.

In Danimarca, i casi di BA.2 stanno aumentando rapidamente e rappresentano quasi la metà (45%) di tutti i casi di Omicron nel paese mentre la Norvegia ha visto un picco da sette rilevamenti del 4 gennaio a 611 il 19 gennaio. “Questa variante del virus Omicron è in forte crescita rispetto al virus Omicron originale, BA.1 – ha affermato il Norwegian Institute of Public Health – le proprietà del virus non sono note a parte il fatto che è più contagioso di BA.1”.

Tuttavia, gli esperti affermano che sono necessarie ulteriori ricerche per capire meglio quanto sia più trasmissibile questa sotto variante rispetto all’Omicron originale. “Sembra che stia infettando in modo più aggressivo rispetto al normale Omicron, ma è ancora troppo presto per dirlo – ha detto Bach – se è più trasmissibile, la popolazione più fragile sarà maggiormente colpita”, ha aggiunto.

BA.2 è stato soprannominato da alcuni scienziati l’Omicron “invisibile” perché la sua composizione genetica rende più difficile tracciare in un test di reazione a catena della polimerasi (PCR). Abrahamyan ha affermato che non è raro che i test PCR manchino l’infezione o presentino un falso negativo, il che può essere dovuto al numero di domini del genoma SARS-CoV-2 che sta cercando di rilevare.

Un numero crescente di ricerche ha dimostrato che i vaccini Covid-19 non vengono “bucati” dalla variante Omicron, almeno tra le persone che hanno ricevuto la dose di richiamo.

Al momento le infezioni da Omicron costituiscono oltre il 90% dei casi recenti in Canada e quasi tutti sono BA.1. Ma le infezioni da BA.2 hanno totalizzato circa l’uno per cento dei contagi segnalati all’inizio di gennaio, rispetto al mero 0,2 per cento di fine dicembre.

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