TORONTO – Improvviso balzo in avanti del tasso di positività al Covid-19 in Ontario: dal 12,2% di domenica si è passati al 17,9% di ieri. Soltanto alla fine di gennaio era stato così alto. E questo nonostante il basso numero di test effettuati in virtù della limitazione dei tamponi alle sole categorie “a rischio”: poco più di 6.200 i test elaborati nelle ultime 24 ore, che hanno rilevato la presenza di 1.741 persone positive.
I dati sulle acque reflue, forniti dal Covid-19 Science Table dell’Ontario, sembrano confermare questo aumento delle infezioni: in quasi tutte le zone della provincia, infatti, la concentrazione del virus nelle acque reflue ha iniziato ad aumentare.
Ieri sono stati confermati anche altri 4 decessi che portano il totale in Ontario, dall’inizio della pandemia, a 12.405.
Il numero di persone ricoverate in ospedale con la malattia è leggermente aumentato rispetto a domenica, ma va tenuto presente che alcuni ospedali non comunicano i dati durante il weekend. Ieri, comunque, negli ospedali dell’Ontario c’erano 655 persone in cura per il coronavirus, di cui 124 in terapia intensiva.
I casi attivi e noti in Ontario, ufficialmente, sono adesso 19.436, in ulteriore aumento dai 19. 149 dell’altro ieri.
Impennata del virus anche in Quebec, dove ieri sono aumentati i ricoverati: 1.115, contro i 1.048 di domenica. 53 le persone in terapia intensiva (-3). Registrato anche 1 decesso: il totale da inizio pandemia è adesso 14.325.
I nuovi casi registrati in Quebec in base ai tamponi “ufficiali” (quelli molecolari, riservati alle sole categorie ” a rischio”), sono 1.614, ma il quadro più realistico è quello fornito dai risultati dei test fai-da-te eseguiti a casa dai cittadini ed inseriti nel portale attivato dal governo del Quebec: ieri, su 1.292 test autodichiarati, ben 1.085 sono risultati positivi. Da quando è stato attivato il portale, delle 128.148 autodichiarazioni inserite, quelle con risultato positivo al Covid-19 sono 101.747. Ma i casi attivi e noti in Quebec, sono, ufficialmente, 22.489. Un numero lontano dalla realtà ma comunque di gran lunga superiore a quello di appena cinque giorni fa: i casi attivi e noti giovedì scorso erano infatti 16.067.
Tutti dati, questi, che vanno in un’unica direzione: la variante Omicron 2 ormai imperversa, generando migliaia di nuove infezioni ogni giorno, anche se è evidentemente meno grave di quelle precedenti visto che le terapie intensive continuano a scendere nonostante l’aumento delle ospedalizzazioni che però, nei reparti ordinari, riguardano per circa il 50% pazienti che in realtà finiscono negli ospedali per motivi diversi e, al momento del test d’ingresso, risultano anche positivi al Covid-19, pur essendo asintomatici.
