Canada

Altri 8,1 miliardi
in aiuti per il Covid,
tagliato il deficit

TORONTO – Nuovo pacchetto d’aiuti anti Covid e calo del deficit federale. Sono questi i due elementi principali del Fiscal Update presentato ieri da Chrystia Freeland. Un documento, quello del ministro delle Finanze, che doveva essere annunciato alla House of Commons ma che invece è stato presentato virtualmente. Due membri dello staff della Freeland, infatti, sono risultati positivi al Covid-19: la ministra negli ultimi giorni non ha avuto contatti diretti con queste due persone, ma a scopo cautelativo ha deciso di presentare il provvedimento via computer.

Il governo federale si impegna a spendere altri 8,1 miliardi di dollari per contribuire a completare la lotta contro il Covid-19. Tra le voci più sostanziose nel lotto di misure anti pandemia troviamo lo stanziamento di 2 miliardi di dollari in due anni, a partire dal 2021-22, all’Agenzia di sanità pubblica del Canada (PHAC) per procurarsi terapie contro il coronavirus.

Il governo federale, inoltre, fornirà 1,7 miliardi di dollari a Health Canada e al PHAC per aiutare le Province e i Territori a procurarsi test rapidi e le forniture necessarie per amministrarli.

Rispondendo a una specifica richiesta dell’Ndp, 742,4 milioni di dollari saranno stanziati per pagamenti una tantum agli anziani a basso reddito in tutto il Canada.

Buone notizie sul fronte fiscale. Il documento prevede che il deficit nel 2021-22 scenderà a 144,5 miliardi di dollari, in calo rispetto ai 154,7 miliardi di dollari stimati nel budget primaverile. Nell’anno fiscale 2022-23, il deficit dovrebbe attestarsi a 58,4 miliardi di dollari, in leggero calo rispetto ai 59,7 miliardi previsti in precedenza.

Le prospettive fiscali 2021-22 includono due elementi non previsti sui costi a breve termine: la minaccia rappresentata dalla variante Omicron e le recenti alluvioni in British Columbia, due nodi che potrebbero influenzare la valutazione finale del deficit.

Per questo motivo, il governo ha fornito uno scenario di recupero più rapido e uno scenario di recupero più lento. Il primo prevede un deficit di 142 miliardi di dollari e il secondo un rosso di 147,9 miliardi di dollari.

Il calo del deficit è spiegato da un aumento delle entrate federali e da una diminuzione delle proiezioni di spesa nazionale.

L’update fiscale rileva che, a causa di prospettive più ottimistiche del mercato del lavoro, del reddito personale e della redditività delle imprese, le entrate fiscali sul reddito sono “previste in aumento di circa 12 miliardi all’anno in media nell’orizzonte di previsione”.

Le entrate fiscali totali, comprese quelle derivanti dalle accise sulla benzina e dalle entrate dei dazi all’importazione, raggiungeranno 312,1 miliardi entro la fine dell’anno fiscale 2021-22, salendo a 391 miliardi entro il 2026-27.

La spesa generale non si focalizza solo sul Covid, dal momento che si prevede che il budget di aprile raggiungerà i 28,4 miliardi di dollari entro la fine dell’anno fiscale 2021-22 e scenderà a 3,8 miliardi di dollari entro l’anno fiscale 2026-27.

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