Canada

“Aiutateci a imporre
una no-fly zone in Ucraina”

TORONTO – Un appello accorato affinché i Paesi della Nato impongano una no-fly zone sui cieli dell’Ucraina. È quello fatto ieri da Volodymyr Zelensky durante il suo intervento in videoconferenza al parlamento canadese riunito in seduta comune. Un intervento, quello del presidente ucraino, che ricalca quelli già effettuati in questi giorni in altre assemblee legislative dell’Occidente – a partire dalla House of Common londinese – con il quale viene ribadita ancora una volta la richiesta di un impegno maggiore dei Paesi della Nato per frenare l’invasione russa in Ucraina.

“Siamo stati amici con te, Justin – ha detto Zelensky rivolgendosi al primo ministro Trudeau – ma vorrei anche che tu capissi e sentissi questo, quello che sentiamo ogni giorno: le bombe, i missili, la conferma della morte di civili inermi, bambini, donne, anziani. Vogliamo vivere e vogliamo essere vittoriosi”.

“Riuscite a immaginare quando chiamate i vostri amici, le vostre nazioni amiche e chiedete: Per favore, chiudete il cielo. Chiudere lo spazio aereo. Per favore, fermate i bombardamenti. Quanti altri missili devono cadere sulle nostre città fino a quando non si farà in modo che ciò accada? E in cambio esprimono le loro profonde preoccupazioni per la situazione”, ha continuato Zelensky, riferendosi alla sua richiesta da parte dei paesi della Nato di imporre una no-fly zone sull’Ucraina.

“Immaginate, alle quattro del mattino, ciascuno di voi che inizia a sentire le esplosioni delle bombe, forti esplosioni, potete immaginarvi, voi e i vostri figli ad ascoltare esplosioni”, ha chiesto Zelenky. “Come potreste spiegare ai vostri figli l’aggressione totale appena avvenuta nel vostro Paese?”.

Il presidente ucraino ha toccato quello che è il nervo scoperto in Canada così come nel resto dei Paesi dell’Alleanza Atlantica. Fino a questo momento la Nato si è limitata a fornire armi e materiale militare a Kiev, mentre sono cadute nel vuoto le richieste per la creazione di uno spazio di no-fly zone sui cieli dell’Ucraina. Una mossa questa che sarebbe considerata da Putin come un coinvolgimento diretto della Nato nel conflitto, con il rischio concreto dello scoppio della Terza Guerra Mondiale. Il governo canadese sul punto si è allineato sulle posizioni del presidente americano Joe Biden: l’Alleanza Atlantica non può garantire la difesa dei cieli.

Diversa la posizione espressa ieri dal Partito Conservatore durante l’intervento alla House of Commons della leader ad interim Candice Bergen. La parlamentare ha lanciato l’idea di creare una no-fly zone limitata solamente in particolari zone del Paese per garantire la presenza di corridoi umanitari sicuri per la popolazione ucraina.

Un’idea questa che però non trova consenso tra gli altri partiti in parlamento, che invece preferiscono aumentare la pressione economica verso Mosca con nuove sanzioni e, allo stesso tempo, rafforzare le forniture militari e gli aiuti umanitari all’Ucraina.

Trudeau, che aveva esteso l’invito a Zelensky a rivolgersi al Parlamento canadese la scorsa settimana, ha parlato prima del presidente ucraino. “Volodymyr – ha detto – negli anni in cui ti ho conosciuto, ho sempre pensato a te come a un campione della democrazia. E ora, le democrazie di tutto il mondo sono fortunate ad averti come nostro campione”. L’Ucraina, ha aggiunto Trudeau, “sta difendendo il diritto di scegliere il proprio futuro e nel farlo state difendendo i valori che formano i pilastri di tutti i Paesi democratici: libertà, diritti umani, giustizia, vero ordine internazionale”.

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