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Canada Post, si torna a negoziare Il Cupw blocca gli straordinari

TORONTO – L’accordo per il rinnovo del contratto non è stato ancora raggiunto e ieri Canada Post e il Canadian Union of Postal Workers (Cupw) sono tornati al tavolo dei negoziati nella speranza di poter apporre la parola fine alla vertenza. Un mediatore sarà a disposizione per collaborare con le parti, in stallo da mesi, nel tentativo di raggiungere un nuovo contratto collettivo di lavoro.

Nel frattempo, a causa del divieto di fare straordinari imposto dal sindacato, la Crown Corporation ha avvertito i suoi clienti che “potrebbero verificarsi dei ritardi”.

Non è quindi scattato, come nelle previsioni, uno sciopero a tutto tondo ma il rifiuto di lavorare più di un certo numero di ore: indipendentemente dal fatto che abbiano completato o meno il loro percorso, i portalettere debbono tornare al deposito e lasciare la posta non consegnata.

“I lavoratori part-time e temporanei possono estendere il loro orario di lavoro fino a un massimo di otto ore al giorno, 40 ore settimanali”, ha detto il sindacato che annovera 55mila membri.

“Non è chiaro come si evolverà lo sciopero del Cupw – ha scritto Canada Post in un comunicato – al momento non ci sono scioperi a rotazione né interruzioni del lavoro a livello nazionale”.

La Crown Corporation ha affermato di essere ancora in attesa di una risposta dal Cupw riguardo la sua ultima offerta. Canada Post ha respinto la richiesta del Cupw di un periodo di due settimane – che il sindacato ha definito una “tregua” – per esaminare le offerte.

“Al Cupw è stato invece concesso solo un giorno per esaminare rapidamente il contenuto delle offerte, un giorno è del tutto inadeguato per poter valutare attentamente la formulazione dettagliata e legale delle 700 pagine dell’offerta”, si legge nel comunicato sindacale.

Le due parti rimangono lontane per quel che riguarda richieste chiave relative alla retribuzione dei dipendenti, all’impiego di lavoratori temporanei, alle consegne nel fine settimana, ai benefit e alle pensioni, e a come Canada Post potrebbe affrontare una “situazione finanziaria critica” che, secondo gli esperti, potrebbe seguire “le orme di Blockbuster”.

“L’ultima offerta del servizio postale nazionale include un aumento salariale del 6% nel primo anno, del 3% nel secondo anno, del 2% nel terzo anno e del 2% nel quarto anno. Si tratterebbe di un incremento complessivo del 13,59% in quattro anni – ha dichiarato Canada Post in un comunicato – l’azienda sta inoltre offrendo di apportare modifiche al suo sistema di lavoro part-time.

I lavoratori in mancanza di un accordo, minacciano lo sciopero ma Canada Post ribadisce che le offerte più recenti riflettono la sua realtà finanziaria.

In un rapporto pubblicato all’inizio di questo mese una Industrial Inquiry Commission istituita dal governo federale ha riscontrato che il servizio postale era di fatto “in bancarotta” e ha raccomandato una serie di cambiamenti strutturali. Tra questi, l’eliminazione graduale della consegna giornaliera porta a porta e l’implementazione di un sistema di “routing dinamico” che potrebbe modificare quotidianamente i percorsi dei postini.

(Foto: Instagram / retail_insider_canada)

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